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Mancini si racconta: “Fede fondamentale nella mia vita. Gruppo? Il segreto è…”

L'allenatore nerazzurro ha parlato del suo rapporto con la religione

Daniele Vitiello

Roberto Mancini ha rilasciato una interessante intervista ai microfoni del Tg1, nella quale ha raccontato il suo rapporto con la fede, lasciando da parte per un momento i temi di campo: "Credo che nella vita sia importante stare in tranquillità e in pace con altre persone. La fede per me è molto importante, io nasco praticamente in un oratorio visto che da bambino abitavo attaccato alla chiesa. Ho vissuto la religione da sempre, sono stato ministrante e penso che la religione debba essere libera per chiunque, può aiutare nei momenti difficili. Sono sempre stato molto cattolico, sono sempre andato a messa tutte le domeniche da bambino, poi c'è un momento nella vita nel quale uno inizia a perdere la fede, intorno ai 16-17 anni, pensando che esistano cose più importanti, ma sono stupidaggini. Poi fortunatamente mi ha aiutato molto nella mia carriera da giocatore e da allenatore. Lo sport deve contribuire all'integrazione, ci sono persone molto sfortunate e noi sportivi possiamo fare veramente tanto. Guidare un gruppo? Il segreto è quello di comportarsi bene, nella maniera più normale possibile, visto che si ha a che fare con ragazzi che possono essere dei nostri figli. Un allenatore deve essere soprattutto padre. Un po' di esperienza me la sono fatta, non è semplice, ma bisogna adeguarsi a tutto e tutti".

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