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Mancini tentato dalla difesa a tre. Gioca Nagatomo a sinistra? E torna Icardi

Eva A. Provenzano

Riscatto e orgoglio. Roberto Mancini si aspetta una reazione da parte di tutta l’Inter: il pareggio con il Parma ha fatto male e ha costretto il tecnico interista ad essere più duro con i suoi. C’è poco da fare ormai, l’Europa...

Riscatto e orgoglio. Roberto Mancini si aspetta una reazione da parte di tutta l'Inter: il pareggio con il Parma ha fatto male e ha costretto il tecnico interista ad essere più duro con i suoi. C'è poco da fare ormai, l'Europa League - che era l'obiettivo minimo da raggiungere nelle buone intenzioni di inizio stagione - sembra ormai inarrivabile. Non è una buona scusa però per non fare bene anche perché le ultime nove gare del campionato saranno il banco di prova per i giocatori interisti che saranno valutati in base al loro rendimento: la loro permanenza nel club milanese dipende anche da quanto riusciranno a dimostrare in un momento in cui le motivazioni sono al minimo storico, ma una più di tutte è la leva che deve mandare avanti la baracca, la ricostruzione, il ricominciare, il riportare l'Inter dove merita di stare.

Si gioca al Bentegodi contro il Verona di Mandorlini che non vede l'ora di battere la sua ex squadra. E si gioca, probabilmente, tornando al passato, a novembre, a quando Mazzarri usava il 3-5-2. In questa settimana di duro lavoro Mancio ha provato proprio la linea a tre in difesa, lo ha fatto quando c'era ancora Santon a disposizione (non è tra i convocati per un problema muscolare.ndr), ma al suo posto potrebbe esserci Nagatomo. Torna Icardi, bomber interista ma a secco dall'otto marzo. Le formazioni che probabilmente inizieranno la gara sarebbero dunque queste:

VERONA - Benussi; Sala, Moras, Gu. Rodriguez, E. Pisano; Obbadi, Tachtsidis, Hallfredsson; Jankovic, Toni, Gomez;

INTER - Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; D'Ambrosio, Guarin, Medel, Brozovic, Nagatomo; Palacio, Icardi.