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Lo ha dimostrato in estate e il rischio che tutto si ripeta è concreto.
Roberto Mancini non è tipo da mezze misure e, quanto fatto nel mercato di gennaio, è stato cancellato con un colpo di spugna (solo Santon unico sopravvissuto).
ADEM - Il caso più spinoso riguarda l'ex giallorosso Adem Ljajic: il serbo al Marassi mentre Eder faceva il bello e cattivo tempo sulla fascia, mandato a scaldarsi da Roberto Mancini è stato fatto riaccomodare in panchina preferenzo l'ingresso in campo del giovane Manaj. In realtà nel post partita lo stesso tecnico nerazzurro ha tenuto a precisare che il problema di Murillo aveva rallentato la sostituzione anche se appare evidente bocciatura per l’indolenza dell’ex romanista.
RISCATTO - non va dimenticato che il serbo dovrà conquistarsi pure un posto nell’Inter del futuro, visto che il club nerazzurro - dopo aver versato 1 milione e settecento cinquanta mila euro per il prestito alla Roma - dovrebbe sborsarne in estate altri undici per acquistare il cartellino di Ljajic.
PRESENZA - Ad oggi, dopo la deludente prestazione col Verona, alcuni allenamenti non condotti con scarsa intensità e la pubblica bocciatura di Genova, è difficile pensare che il tecnico nerazzurro possa avallare un simile sacrificio economico per trattenere il giocatore che, in assenza di Jovetic è stato lasciato in panchina per dar spazio Palacio.
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