Ad assistere al successo dell'Inter sul campo del Salisburgo, in qualità di opinionista per Prime Video, c'era anche Claudio Marchisio. L'ex centrocampista della Juventus, al termine della partita, è andato controcorrente rispetto al giudizio generale positivo che è stato dato alla prestazione dei nerazzurri:


editoriale
Marchisio, ti sbagli: l’Inter ha vinto da grande squadra. Avere campioni non è una colpa
"Io credo che l'Inter sia una grande squadra, ma non ha vinto da grande squadra. L'ha vinta con il suo giocatore migliore in questo momento, Lautaro, che entra e la cambia, ha dovuto spremere fino al 90' Thuram a tenere tanti palloni e a lottare, ha avuto bisogno di Barella. Una grande squadra questa partita già nel primo tempo non per forza va sul 2-0, ma almeno comanda il match. L'Inter stasera non ha giocato da grande squadra, ma vince perchè i grandi campioni te la fanno vincere. Manca forse uno step in più".
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Opinione personale, per carità, quindi più o meno condivisibile dal momento che non si sta parlando di verità matematiche. Tuttavia, Marchisio ci consenta di affermare l'esatto contrario: l'Inter, contro il Salisburgo, ha vinto da grande squadra. I nerazzurri, infatti, hanno lasciato sfogare i giovani e arrembanti padroni di casa senza mai andare in affano, rimanendo sempre in gestione del match, per poi colpire al momento giusto e chiudere la pratica. Sempre compatti, sempre concentrati, sfruttando al meglio i cambi e dando respiro agli elementi più stanchi.
Essere una grande squadra non vuol dire vincere ogni gara 5-0: cambiano gli avversari, cambiano gli stati di forma, cambiano le situazioni. Essere una grande squadra vuol dire sapersi adattare a ogni tipo di scenario, trovando di volta in volta la soluzione più adatta. Che poi l'Inter debba ancora migliorare, beh, quella è una verità assoluta, e nessuno in casa nerazzurra - giustamente - crede di essere già arrivato al top del calcio mondiale.
Quanto al fatto che la partita sia stata decisa da Lautaro Martinez con il suo ingresso nella ripresa, ci limitiamo a un solo appunto: avere in squadra dei campioni non è una colpa, ma una risorsa tipica delle big. Se certi giocatori hanno un certo status è proprio perchè lo dimostrano gara dopo gara, altrimenti sarebbero dei signori qualunque: il loro compito è quello di trascinare il gruppo, di segnare gol pesanti, di fare grandi parate, di illuminare con giocate fuori dal comune.
Dopo tutto, non esiste grande squadra senza campioni: e all'Inter, in fondo in fondo, sperano di dover ringraziare Lautaro (o chi per lui) ancora a lungo.
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