Marotta: “Campionato unico, serve panchina lunga. Agosto? Ci saranno agenti che…”

Intervenuto nel corso del programma 'Tempi Supplementari', in onda su Rai Radio1 Sport, Beppe Marotta ha commentato il sorteggio del calendario della prossima stagione di Serie A che partirà nel weekend del 14 agosto.

"È un campionato inedito, mai nella storia del calcio italiano avevamo assistito a un campionato così particolare e condizionato da questo primo periodo in cui entro il 13 novembre si giocano 15 partite di campionato, a cui vanno aggiunte quelle della Champions. È evidente che gli addetti ai lavori devono tener conto di questa anomalia, considerando poi che novembre e dicembre sarà un periodo di sosta. mentre per i nazionali ci sarà l'attività dei mondiali in una longitudine completamente diversa".

"Panchina lunga? Assolutamente sì, perché la compressione di impegni significa avere risentimenti muscolari, infortuni, la rosa deve essere sicuramente molto numerosa in relazione a quelle che sono i famosi business plan di ogni società e quello che è un concetto che ormai è in uso che è quello della sostenibilità finanziaria. Calendario asimmetrico? Avremo un finale di campionato scoppiettante, la speranza è di arrivare a quegli appuntamenti in forma e soprattutto con una posizione di classifica assolutamente di grandissimo rispetto".

"Il derby? Viene abbastanza veloce, però credo che in quel momento Inter e Milan saranno nella perfetta condizione per potersi affrontare in un modo assolutamente splendido per far sì che quello diventi uno spot importante per il nostro movimento calcistico, non solo in Italia ma anche all'estero".

Ci saranno 4 giornate con il mercato ancora in corso.

"Anche questa sarò una situazione che verrà gestita, ci saranno procuratori che sicuramente può darsi che vengano a lamentarsi, ma dobbiamo essere bravi come dirigenti a dovere affrontare queste 4 giornate in cui ci possono essere dei confronti anche aspri con i giocatori o con i procuratori nel modo più tranquillo possibile".

Il mercato dell'Inter e la sostenibilità

"Questo è un modello non solo utilizzato e da rispettare da parte dell'Inter, ma da parte di tutto il calcio italiano. Oggi dobbiamo renderci conto che il campionato italiano non è l'Eldorado del calcio, è un campionato che deve recuperare valori. Ma soprattutto deve tenere conto di un aspetto che è quello di una grande contrazione finanziaria ed economica legata a una stabilità della valorizzazione delle risorse. Bisogna controllare i costi, quindi questa sostenibilità deve sempre essere davanti agli occhi dei dirigenti".

(Rai Radio1 Sport)