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Marotta: “Inter già pronta e competitiva. Oaktree proprietà forte. Inzaghi, rinnovo certo”

Fabio Alampi Redattore 
Il neo presidente nerazzurro ha fatto il punto sulla squadra a pochi giorni dall'inizio della nuova stagione

Giuseppe Marotta, neo presidente dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport da Rimini, in occasione dell'apertura del calciomercato: "Juventus principale rivale per lo scudetto? Lo è sempre stata. È sempre tra le pretendenti allo scudetto, poi non sempre raggiungi gli obiettivi ma nella griglia delle pretendenti c'è assolutamente. Presidente? L'obiettivo è quello di fare molto bene per l'Inter, per i suoi tifosi e per tutti quelli che voglino bene a questi colori. Cosa aspettarci dal calciomercato? Niente di particolare: abbiamo agito molto velocemente, grazie all'opera di Ausilio e Baccin. Abbiamo sottoscritto i contratti con Zielinski e Taremi, la squadra è già competitiva. Adesso dobbiamo definire delle posizioni in entrata, che dovrebbe essere Martinez, dopo di che la squadra è pronta per partire. La cosa bella nel mondo del calcio è l'imprevedibilità: può sempre succedere qualcosa, ma credo di no.

Se è cambiato qualcosa con Oaktree? Diciamo che i club moderni, soprattuto quelli italiani, devono avere la possibilità di trovare sostenibilità e sopravvivenza, curando anche gli aspetti bilancistici. Noi abbiamo una proprietà forte come Oaktree, non abbiamo delle necessità. Quando parlo di imprevedibilità parlo anche in entrata, non solo in uscita. I nostri ragazzi? Sappiamo che l'Inter ha nel settore giovanile il suo fiore all'occhiello. Valuteremo ogni operazione, adesso è prematuro azzardare quello che succederà.

Il momento dell'Italia? L'eliminazione dagli Europei lascia molta amarezza e delusione. Non sono per i giudizi frettolosi, ma per le critiche, questo sì. Faccio anche autocritica, nella componente dei club: ci deve essere maggior confornto con la federazione. Dobbiamo agire tutti per il bene della nostra Nazionale. Il grande problema dello sport in Italia è che non siamo un sistema. Dobbiamo mettere da parte i personalismi, bisogna avere una visione. Le problematiche sono tante ed esistono da anni, come quella delle strutture. Io mi ostino sempre nel far praticare il calcio a livello adolescenziale e dei bambini gratuitamente. I talenti migliori sono nati e cresciuti nei ceti meno abbienti, e oggi per giocare a calcio bisogna pagare una quota associativa. Deve pensarci anche il sistema scolastico, garantendo che tutti i bambini possano giocare a calcio o praticare discipline sportive. Bisogna mettere da parte ogni tipo di rivalità, aprire dibattiti, anche accesi. Bisogna essere propositivi: oggi siamo bravi nelle critiche e nelle valutazioni, ma siamo poco obiettivi.

Inzaghi? C'è un ottimo rapporto, c'è una negoziazione in atto, ma fa parte di certe dinamiche, con il massimo rispetto tra le parti. Inzaghi meriterebbe il anche moltissimo, ma poi bisogna fare i conti con l'equità di valutazione e di giudizio. Normale checi sia questo confronto, ma sono certo che si concluderà con la felicità di entrambe le posizioni. Prima dell'inizio del campionato? Sicuramente sì".