Il fenomeno del calcio arabo da una parte ha portato grandi vantaggi economici ai club europei, ma la valutazione dovrà essere fatta quanto meno dopo due stagioni: hanno portato ossigeno a tanti club, dal punto di vista della qualità però i nostri campionati rischiano di impoverirsi, anche a livello di diritti televisivi.
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Marotta: “Lukaku dica quel che vuole, noi coscienza a posto. Onana, Thuram e lo scudetto…”
Il Milan rappresenta il derby cittadino, e si sa che ha un sapore particolare; la Juventus è una società con cui disputiamo il derby d'Italia, società altrettanto storica e importante. Dipende dai momenti, vincere un derby può dare qualcosa in più. In questo campionato? Prima c'è da vincere contro la Juventus.
Mancini? Sono rimasto un po' amareggiato, non mi immaginavo che ci abbandonasse, ritenevo che potesse continuare nel suo percorso della Nazionale. Allo stesso tempo ho colto con orgoglio e soddisfazione la scelta di Spalletti: l'ho visto molto carico e partecipe, con sentimenti nazionalistici. Conosco i termini economici del contratto, e non è di certo un contratto che stravolge la sua vita, ha guadagnato molto di più nei club. L'ha fatto come se fosse una missione.
Complice anche il Covid ci si è dovuti adeguare a un concentto spesso usato impropriamente che è quello della sostenibilità. L'equazione "chi più spende, vince" nello sport non esiste, però è anche vero che con un budget per costruire una squadra competitiva è un fatto rilevante. Un conto è risparmiare e non buttare soldi, un conto è cercare di ridurre drasticamente, che è uno strumento importante perchè altrimenti avresti difficoltà ad allestire una squadra, considerando anche la competitività che c'è in Italia e all'estero".
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