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La possibilità è più teorica che reale, ma perché non provarci? Questa Inter, dopo qualche balbettio, è lì. A sei punti da un sogno chiamato scudetto, un miraggio che pian piano ha assunto le sembianze di una speranza, di un obiettivo, proprio quando la stagione sembrava prendere una piega tutt'altro che esaltante.
E allora, stasera bisogna vincere. A Roma non sarà facile. Storicamente, quello dell'Olimpico non è un campo agevole. Soprattutto se, ad attendere i nerazzurri, c'è una Roma in cerca di punti che possano avvicinarla alla qualificazione ai gironi di Europa League e tenere a bada il Milan. E' una notte cruciale per la stagione nerazzurra. E Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, a Sky Sport l'ha presentata così:
GIUDIZI - "I giudizi sull'Inter? Intanto mancano ancora 5 partite, prima di fare un giudizio definitivo c'è tempo. Ma la valutazione per ora non può che essere positiva. Si è visto il lavoro di Conte. E non solo per la classifica e le statistiche, ma anche per i valori e i concetti che quotidianamente è riuscito a trasmettere alla squadra.
ZANIOLO - "Zaniolo? Un giocatore importante, uno dei giovani più interessanti del campionato italiano. Ma non abbiamo approcciato con la dirigenza della Roma e probabilmente non lo faremo.
DZEKO - "Dzeko? Più o meno è lo stesso discorso, ma parlare di mercato in questo momento è prematuro, non sappiamo ancora i giocatori che saranno sul mercato.
SANCHEZ - "Sanchez lo conosciamo direttamente, siamo contenti e faremo delle valutazioni mirate, dato che ne abbiamo apprezzato le qualità. Credo sia giusto valutare un mix tra giocatori esperti e di esperienza con mentalità vincente e altri che siano giovani interessanti. Non è facile, ma il nostro processo non è rivoluzionario, bensì evolutivo e di crescita. Vogliamo alzare l'asticella e avvicinarci il iù possibile alla vittoria.
NAINGGOLAN - "Nainggolan? Finirà la stagione con il Cagliari. Tornerà e faremo delle valutazioni, che tengano conto anche dell'evoluzione del mercato, nei termini anche delle disponibilità di giocatori di altre società. Modulo del futuro? Il calcio moderno insegna che gli allenatori si devono adattare. Per questo servono giocatori duttili. Non è facile, ma abbiamo alti obiettivi. Vogliamo puntare in alto. La sconfitta deve essere un modo per arrivare più in alto.
ERIKSEN - "Eriksen? Giochiamo ogni tre giorni, normale che l'allenatore punti sui più funzionali per la determinata partita. Non è una bocciatura, ma turnover".
(Fonte: Sky Sport)
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