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Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter, ha concesso un'intervista ai microfoni di Sky Sport prima della sfida contro il Porto. Queste le sue parole: "Al di là della questione tecnico-tattica, sono partite in cui bisogna buttare il cuore al di là dell'ostacolo. Sono partite che si preparano da sole, stasera sarà importante avere grande concentrazione e grande coraggio.
Noi guardiamo il presente, non il passato e il futuro: siamo concentrati su questa serata particolare. Dobbiamo ottenere il risultato per noi, per i tifosi e per questo storico club. Tutti sanno quali sono i loro doveri, dobbiamo onorare la maglia fino in fondo.
Il futuro di Lukaku? Il prestito è stato fatto per una stagione, il 30 giugno torna al Chelsea. Però devo sottolineare come la stagione sia stata anomala, soprattutto per i giocatori che hanno preso parte al Mondiale. Lukaku è un esempio, Brozovic non è ancora quello che conosciamo: sono stati alle prese con infortuni, non si sono ancora ripresi bene a livello di forma agonistica, soprattutto Lukaku che fisicamente è imponente. Non è ancora al top e il Lukaku visto nelle annate precedenti.
Lautaro bandiera? Le bandiere non esistono più, il calcio è diverso: oggi i giocatori sono piccole aziende e guardano all'aspetto professionale e alle ambizioni delle squadre. La concorrenza è molto più forte visto che il nostro calcio è ridimensionato, alcuni giocatori possono essere appetibili per grandi club europei. Le parole di Conceicao? Queste sono partite che attirano l'attenzione di tanti, sarà piacevole: il campionato tedesco ha il suo valore come quello italiano. Dipende dalle squadre e dalle partite che si vedono".
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