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Cos’è successo con Škriniar?
«Ci sono state delle divergenze, delle difficoltà tra lui e l’Inter. Questo ha portato alla rottura del rapporto di amicizia, appartenenza che c’era tra noi. Lui è andato a Parigi e noi siamo andati avanti senza di lui direi bene».
Qual è stato il giocatore meno quotato che ha preso e che poi si è rivelato un grande campione?
«Ci sono molti esempi. Quello più recente è quello di un grandissimo professionista: Matteo Darmian. È un ragazzo che Ausilio ed io abbiamo preso per pochissimi soldi e oggi invece è un giocatore che vale molto molto di più, che stimo di più per la serietà che ha e per un’insieme di valori. Matteo è un ragazzo che piano piano ha dimostrato il suo valore senza che i giorni gli abbiano dato tanto spazio».
Zhang rimane alla guida dell’Inter?
«Zhang è giovane, bravo ambizioso, ha voglia di fare il presidente dell’Inter… Speriamo che rimanga».
E lei, dopo l’Inter, cosa farà?
«Nella vita c’è la possibilità di andare in pensione anche da più giovani, ed è giusto che ognuno segua le proprie passioni. A me piace occuparmi dei problemi dei ragazzi, in particolare nell’ambito dello sport. In Italia ancora abbiamo dei problemi, non ci sono strutture, i campi d’allenamento… vorrei dedicarmi a fare queste cose per migliorare la qualità dello sport in Italia».
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