È bastata la sconfitta con la Juve a cancellare quanto di buono aveva fatto l'Inter nell'ultimo periodo tra Champions e campionato. I nerazzurri hanno ottenuto la quinta sconfitta in Serie A, davvero troppe per chi punta alle prime posizioni. Nella giornata di ieri è arrivata la strigliata di Marotta che ha sottolineato come sia assolutamente da migliorare il cammino in campionato.
copertina
Marotta striglia l’Inter. Vecchi limiti, serve scossa: “Difetti non più tollerabili”
"Lontano da casa la retroguardia nerazzurra ha il peggior rendimento della serie A, quindi anche di squadre che occupano il fondo della classifica. Il paradosso è che davanti ai propri tifosi è la migliore proprio insieme alla Juventus. Contro la Juventus si è rivista una squadra che accusa eccessivamente il colpo di un gol incassato, in particolare quando consente all’avversario di passare in vantaggio. Prova ne sia che, nelle 19 uscite officiali, gli uomini di Inzaghi non sono mai riusciti a rimontare. Ce l’avevano fatta con la Lazio: segnato l’1-1, però, sono arrivate altre 2 reti degli avversari. Allo Stadium, inoltre, è ricomparsa pure l’insofferenza verso i compagni (vero Barella?), che sembrava accantonata e qualcosa non ha funzionato nemmeno con i cambi: ok l’aggiunta di Correa dietro le punte, ma perché al posto di Calhanoglu? Vero che il turco era ammonito, ma la Juve era di fatto senza punte, tanto valeva togliere un centrale", spiega il Corriere dello Sport.
"La giornata di ieri alla Pinetina è stata dedicata soprattutto a leccarsi le ferite e a digerire la delusione per una partita che avrebbe dovuto finire in modo diverso. Oggi, invece, oltre alle prove per la sfida con il Bologna, verranno analizzati gli errori dello Stadium. C’è l’idea che con un Lukaku in piena forma la situazione sarebbe stata diversa. Ma visto che Big Rom non c’è, è anche inutile invocarlo", aggiunge il quotidiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA