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"Ad esempio, la contropartita tecnica. L’Inter ha proposto al Genoa una rosa di quattro nomi tra cui scegliere: Satriano, Oristanio, Zanotti e Pio Esposito, per il quale il club nerazzurro eserciterà il controriscatto dallo Spezia. Il club rossoblu si è preso qualche giorno di tempo per valutare il profilo più interessante. Ma c’è apertura in questo senso e per l’Inter è un passaggio importante, perché vorrà dire abbassare la quota di cash da versare nelle casse del Genoa. Tutto sommato, non un’operazione differente da quanto accadde un anno fa con il Sassuolo per Frattesi, con il cash ridotto con l’inserimento di Mulattieri come contropartita.
Con una postilla: qualsiasi sia il giocatore, il club nerazzurro vorrà in qualche modo tenersi la recompra, ovvero il diritto di riacquisto a una cifra prefissata in futuro. E poi c’è il discorso della valutazione del cartellino. LInter è ferma a una quota di 15 milioni - cifra appunto da abbassare con la contropartita -, il Genoa è fermo a 18 milioni di richiesta. Al solito, come avviene in questi casi, con i bonus sarà colmata la differenza".
"L’ottimismo è notevole, nessuno scommette su un fallimento della trattativa. Martinez, dal canto suo, ha già trovato l’accordo con l’Inter, per un contratto quinquennale con ingaggio a salire, con partenza da 1,5 milioni di euro nella prima stagione. Lo spagnolo è ovviamente entusiasta. L’Inter lo ha seguito per tutta la stagione, le referenze sono state positive da subito. Tanto che quando il direttore sportivo Ausilio si è reso conto che l’operazione Bento sarebbe stata troppo onerosa - l’Atletico Paranaense ha prima chiesto 20 milioni, poi ha addirittura alzato la posta - , non ci ha pensato due volte a dirottare le proprie attenzioni su Martinez. Due incontri sono bastati per apparecchiare l’affare, a cui manca davvero poco adesso per la definizione", aggiunge Gazzetta.
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