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Martinez: “L’Inter è una big, mi vuole ma non è sola. So tutto da Milito. Mi ispiro a…”

Fabio Alampi

L'attaccante del Racing si racconta in una lunga intervista concessa al quotidiano argentino Olè

L'attaccante del Racing Lautaro Martinez, grande obiettivo di mercato dell'Inter per la prossima estate, ha concesso una lunga intervista al quotidiano argentino Olè.

Hai sempre detto che il campionato spagnolo è quello che ti piace di più, ma l'Inter sembra molto interessata...

E' uno dei più grandi club d'Italia, è sempre in lotta per tutto, gioca la Champions. Diego (Milito) mi ha parlato delle sue esperienze all'Inter. Ha vinto tutto lì, è un idolo, lo vogliono. Mi ha detto molto su cosa sia questo club. Inoltre, è uno dei club che più si è interessati a me. Di questo si occupa il mio procuratore. Lo devo a questo club.

Quando Milito andò al Genoa era meno conosciuto di te in quel momento, ma in seguito si consacrò. Hai intenzione di seguire i suoi passi o di superarlo?

E' difficile superarlo. Inoltre, è stato campione due volte con il Racing, ha vinto la Champions, tornei ... Significa molto per questo club. La gete lo acclama e ora si diverte. Lui è con noi tutto il giorno, ci aiuta molto, ci dà i suoi consigli, ci incoraggia a continuare. La sua mente positiva ci aiuta molto.

Chi era il tuo modello come attaccante?

E' sempre stato Radamel Falcao per il suo modo di giocare, il suo modo di stare in campo, i suoi movimenti all'interno dell'area, il suo colpo di testa...

Hai mai immaginato che stavi per generare questa situazione?

Non ho mai pensato che uno stadio mi avrebbe dedicato un'ovazione, che avrebbe urlato quello che ha urlato. A volte mi viene la pelle d'oca quando cammino verso casa. Lì vedo delle foto di me quando giocavo al Liniers fino a quando non mi tocca tornare a vivere in questo presente. La mia famiglia è orgogliosa di me. Mi hanno aiutato molto fin da quando ero un bambino.

Avresti mai immaginato che avresti avuto la possibilità di giocare una Coppa del Mondo?

No, non ci credevo. Per questo ti dico: quando Sampaoli mi ha chiamato per la prima volta, ero con due stampelle e un gesso. Quella telefonata mi ha dato tanta felicità, mi è sembrato strano perché ero stato operato di recente. Quella chiacchierata mi ha aiutato a riprendermi con buone notizie. Ho sofferto molto perché mi sono fatto male mentre stavo attraversando un buon momento ed ero tornato dall'Under 20 con grande sicurezza..