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MasterChef Inter, riecco le specialità della casa: sotto la cloche menù per la seconda stella
Serviva una prova maiuscola per allontanare le ombre ed è arrivata nel momento giusto. L'Inter è tornata a far le cose a modo suo e ha ruggito nel weekend che si concluderà con Napoli-Milan, grazie alla seconda manita rifilata alla Salernitana tra andata e ritorno. Il modo migliore per proiettarsi alla gara col Liverpool, da affrontare con la mente libera e la voglia di regalarsi una grande serata. Inzaghi può finalmente scrollarsi di dosso le critiche, talvolta eccessive, dell'ultimo periodo e guardare al futuro con rinnovato ottimismo.
L'Inter come un rabdomante nel deserto ha scandagliato con scrupolo il terreno del Meazza alla ricerca di fiducia e gol, raccolti con bramosia col passare dei minuti, fino ad allargare il divario con la squadra di Nicola ai limiti di un'amichevole precampionato. Che i nerazzurri non si sarebbero 'accontentati' dei tre punti, è stato evidente fin dall'inizio. L'obiettivo, oltre a vincere, era convincere, per sbattere i pugni sul tavolo della lotta scudetto e intimorire le antagoniste a due giorni dalla sfida del Maradona.
Ventiquattro ore dopo la finale di MasterChef, la brigata di Inzaghi ha alzato la cloche al Meazza e messo in mostra le specialità della casa. La solidità della difesa, le geometrie di Brozovic, gli affondi di Dumfries, ma soprattutto i guizzi di Barella e le reti degli attaccanti. Senza dimenticare il primo assist in maglia nerazzurra di Robin Gosens, assaggio che impreziosisce il menù che punta alla seconda stella. Già vien da leccarsi i baffi pensando al futuro. La notizia migliore probabilmente è aver ritrovato la cattiveria sotto porta di Lautaro: il Toro nerazzurro si è scatenato alla vista del 'granata' ed ha portato a casa il pallone. Il Torino, per questo, è avvisato.
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