La critica per il poco turnover in attacco ci sta o questi ‘Up & down’ sono normali ad inizio stagione?
"C'è stato un piccolo 'down’, perché una sconfitta con il Sassuolo, che per tradizione non è la nostra vittima preferita ma forse siamo noi la loro vittima preferita, ci può stare. Detto questo, abbiamo un ambiente sano, dove tutti remanano nella stessa direzione, a partire dai tifosi, allo staff, ai dirigenti, ai giocatori. Non vedo grandissime preoccupazioni".
Pensi che l'Inter sia davvero sopra tutti o la Serie A sia molto più livellato?
"Il campionato italiano negli ultimi quattro anni ha avuto quattro padroni differenti, quindi è assolutamente livellato. E lungo. Adesso c'è la Champions che è tosta e che diventa sempre più impegnativa, devono essere bravi tutti a mantenere certi livelli. Basta una o due settimane dove sbandi e si può sorpassare ad ogni curva. Sembra un Gran Premio. Non è facile, ma l'Inter però ha la forza e le caratteristiche per lottare su tutti i fronti".
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