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Mauro Icardi è nudo: quella dichiarazione d’amore per l’Inter (ormai) troppo lontana

Sabine Bertagna

L'editoriale di Sabine Bertagna

C'è un confine fatto di sensibilità, che i tifosi di calcio hanno ben tracciato nel loro intimo senza ci sia mai stato l'effettivo bisogno di delimitarlo o di assegnargli delle coordinate. È quella sensazione di giusto o sbagliato, che si accende in maniera inconfondibile di fronte ad un evento, in risposta a delle dichiarazioni, dopo una foto postata. Non sempre il confine è precisamente lo stesso per tutti, ma nel caso degli Icardi probabilmente lo sta diventando. Di shooting fotografici i calciatori ne fanno tanti. Più ambiti dei modelli, interessanti perché imperfetti, tanti di loro si sono riscoperti amanti dei flash fotografici: di un vestito che cade bene, di un look che ti rende una star anche fuori dal campo. Non c'è niente di male, ci mancherebbe. Sempre che quel confine sottile e quasi invisibile non venga troppo travalicato. Sempre che quel confine non oscuri il fattore campo.

Nel caso di Wanda e Mauro Icardi il confine non è stato solo superato, ma anche calpestato con forza. Probabilmente anche senza un vero e proprio intento teso a creare nuovi disordini nell'ambiente o a lanciare strani messaggi di mercato. Il punto è che l'unica cosa che può far perdonare ad un calciatore la testa altrove è proprio il campo. E Mauro Icardi da quel campo è mancato fisicamente per una cinquantina di giorni assurdi, con giustificazioni ampiamente discutibili. Su quel campo Mauro, in questo momento, non sta brillando. E se non brilli con la maglia alla quale hai promesso il sudore, non dovresti esagerare con i flash. Non è una legge del calcio, ma una umilissima regola di buon senso. Meglio far parlare i gol.

Sono i tempi che non collimano e che aprono alle polemiche. Mentre squadra, allenatore e tifosi sono concentrati sull'obiettivo ancora da conquistare in questa stagione, Mauro è nudo su Instagram insieme alla moglie, procuratrice, modella, opinionista. Ma in quelle foto non è chiaro a che gioco stiano giocando e quale messaggio desiderino lanciare. Il calciatore e la wag? Due modelli sexy? Immagini trasgressive per incendiare i social? Business? Il timing non può evidentemente non urtare la sensibilità di un tifoso (ma chissà, probabilmente anche quella della squadra e dell'allenatore). E certamente non la urta per una questione di pudore. Non è un obbligo postare foto sui social, farlo con un minimo di intelligenza sì.

Si pensava che Mauro potesse dare il suo contributo a questa Inter. Le sue qualità di calciatore sono indiscutibili. Eh già, l'Inter. Quella squadra che proprio lui ha chiesto di amare non solo nelle vittorie, ma anche nelle sconfitte. Parole che suonano lontane. Troppo lontane dal profilo di Mauro Icardi. Sul quale, per trovare una sua foto in nerazzurro a colori, bisogna risalire a febbraio. Per ricordarsi che quello è il profilo di un calciatore (tra l'altro non c'è traccia della squadra di appartenenza nella bio) ignorare le ultime due settimane di foto postate. Foto bellissime e artistiche, che dicono che nella famiglia Icardi le priorità sono tante (diamo per scontato che ci sia comunione di intenti). Non tutte evidentemente calcistiche. La testa e il cuore sono fondamentali nel calcio quanto gli assist e i gol. Soprattutto fuori dal campo. Non è necessario essere particolarmente sensibili per comprenderlo.