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Walter Mazzarri si presenta in conferenza stampa dopo la partita contro la Lazio. Fcinter1908.it è presente e vi riporta le parole del mister:
"Mi sono lamentato dell'arbitro? Mi dà fastidio la parola lamentela, è una protesta e più che protesta è valutare oggettivamente sia dal punto di vista tattico che degli errori, nostri e anche altri episodi che possono incidere sul risultato. Mi si mette in bocca la parola lamentela, ho analizzato la partita".
VOGLIA - "C'è stata la voglia, se una squadra come la Lazio viene ricompattata, gioca bassa e ti aspetta con un 6-3-1 non è facile trovare spazi. Poi si può parlare di altre cose, degli episodi, del campo un po' veloce, la gara si decide anche per gli episodi".
KUZMANOVIC - "Oggi ho detto ai ragazzi che avremmo giocato in 13-14. L'ho visto meglio di altri, sapevo che non aveva i novanta minuti. Contento dell'Inter? Quando si perde non sono mai contento. Il gol è stato frutto di un'ingenuità. Non sono contento ma ci sta in una partita equilibrata".
ARBITRI - "L'ho già detto, i rigori vanno dati quando ci sono. Avremmo potuto avere un aiuto se ce l'avessero concesso".
SECONDA PUNTA - "Come lo considerate Alvarez? E Kovacic? E Palacio? E Milito? Un allenatore deve dare anche equilibrio ad una squadra. Prima del derby abbiamo preso tre gol contro il Parma, quattro col Napoli. C'è bisogno di trovare un equilibrio in un anno di crescita come è questo per noi".
KOVACIC - "In una squadra come l'Inter c'è bisogno di continuità di rendimento. A volte è meglio avere un giocatore che ti dà il 6 ma te lo dà sempre. Ma questo si acquisisce con l'esperienza, noi siamo in un processo di crescita. Anche perchè contro l'Inter tutti mettono l'anima".
GUARIN - "Io ci parlo tutti i giorni con i giocatori e cerco di farli concentrare sulla partita. Quando ci sono tutte queste voci i più giovani possono risentirne un pochino. La sostituzione? L'ho visto un po' nervoso, l'ho cambiato perché era ammonito ed è questo che gli ho spiegato. L'ho tranquillizzato dicendogli una mezza parola, né di più né di meno"
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