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Intervista a tutto campo, quella rilasciata da Walter Mazzarri, alla Gazzetta dello Sport: "Non sapevo nulla della cessione della società? Non l’ho mai detto polemicamente né negativamente nei confronti di Moratti e infatti scrivo anche di non avergli mai chiesto nulla sull’argomento. Non lo nego: mi sono trovato di fronte ad uno scenario diverso da quello che avevo immaginato. Però con i se e con i ma non si fa la storia: come sempre, cercherò di trasformare in positivo una situazione imprevista e complicata. Per me questo è solo uno stimolo in più.
Quando mi cercò mi disse: "Mazzarri, mi ascolti bene: un’annata come quella appena finita non la vivevo più da tanto tempo, e non ne sentivo la nostalgia. Ho bisogno di un tecnico come lei”. L’investitura di Moratti mi aveva appena reso immortale, carico come l’Enola Gay. Questa stagione non è tutta da buttare, i sono ancora molti margini per valutare questa stagione in modo positivo, perché ci crediamo tutti. E già solo quello che mi hanno scritto i tifosi in Inter-Chievo (Non siamo stupidi, lo vediamo chi sta lavorando: avanti mister, ndr ) mi ripaga di tutte le difficoltà. I tifosi possono dare una forza che loro neanche immaginano.
Bastano? no certo, noi dobbiamo aiutarci da soli, mettendoci come minimo sullo stesso livello delle avversarie a livello di corsa e di attenzione. Per la condizione fisica, questa settimana lavoreremo sulla brillantezza; per il resto, va migliorata la lucidità nella ricerca della soluzione giusta, perché io la vera involuzione nel gioco dell’Inter trovo sia questa: non siamo più tranquilli nell’ultima giocata"
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