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Mazzarri: “Vogliamo la CL. Preparazione? Devo chiarire. Fischi? Chi ha detto che…”

Alla vigilia di Inter-Napoli Walter Mazzarri ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile. FcInter1908.it vi riporta le parole del mister: -Che allenatore è lei, coinvolge i giocatori o è più distaccato?...

Simona Castellano

Alla vigilia di Inter-Napoli Walter Mazzarri ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del centro sportivo di Appiano Gentile.

FcInter1908.it vi riporta le parole del mister:

-Che allenatore è lei, coinvolge i giocatori o è più distaccato?

Io non mi arrabbio mai, non coinvolgo i giocatori. Sono un allenatore così, passivo... Chiedete ai giocatori, a me parlare di me non piace. Loro sanno chi è Mazzarri, cosa fa, cosa dice. Mi viene brutto dire 'Io faccio questo'. 

-Punti di forza del Napoli?

Il Napoli sta facendo bene, sono velocissimi, è una squadra organizzata, forte, punto. Non mi piace parlare tanto degli avversari. Noi dobbiamo fare il nostro gioco. 

-Cosa può dirci della salvezza raggiunta con la Reggina quando c'era anche Aronica?

Non mi garba parlare del passato, ma se mi tirate dentro... in quella partita perdevamo 3-0. Tutti piangevano poi perché ci siamo salvati, io mi sono isolato dopo in palestra a pensare, le emozioni erano tante, magari mi sono sucite le lacrime, ma non ho visto nessuno a parte il presidente. 

-Domani vorrebbe vedere le sue idee in campo?

E' normale che ogni allenatore vorrebbe vedere le proprie idee espresse. Ora bisogna trovare anche i risultati, a partire da domani se possibile. 

-La preoccupa di più la difesa o l'attacco?

Le statistiche si formano su grandi numeri, io analizzo come si sono presi i gol. A Firenze abbiamo preso golin un altro modo rispetto a Cagliari. A Firenze due gol da fuori area, il terzo preso in un modo bruttissimo che mi ha fatto arrabbiare. Quelli del primo tempo venuti fuori invece allo stesso modo. Non ho visto grandi occasioni da gol poi. Ho fiducia proprio perché dopo il Cagliari la squadra era messa un po' meglio. Se si vanno a vedere le azioni da gol non ce ne sono state tante da entrambe le parti, contro le grandi squadre spesso sono bloccate le partite. Con il Cagliari ricordiamoci che una squadra che già perde ed ha l'uomo in meno va in difficoltà.

-3-5-2 anche senza alcuni giocatori?

ne mancano diversi, tanti sono acciaccati, siamo un po' in emergenza. Ci sono sostituti che possono fare questo modulo. Ci sono tutti i doppi ruoli coperti. Magari si può variare con i centrocamposti, ma questa squadra è partita con questi concetti. Quando c'è emergenza totale, magari cambierò modulo. Per provare i moduli bisogna avere tutti i giocatori, se ne hai 7 non puoi cambiare. Quelli che stanno in nazionale non sanno cosa ho detto agli altri. Non ho potuto lavorare su un altro modulo perché giovedì ho avuto tutti. 

-Cosa si aspetta oltre il risultato?

Spirito di squadra, attenzione. Anche se non siamo al top dare il massimo per alleggerire questo momento. Concentrazione, sempre gli stessi concetti. 

-La domanda di FcInter1908.it: Si aspetta qualcosa in più da Handanovic e gli altri più esperti per quanto riguarda il coinvolgimento dei giovani?

In un gruppo ognuno di loro può dare qualcosa al compagno. Può essere anche un giovane che dice una cosa a quello più anziano. L'allenatore dà degli input e i ragazzi lo moltiplicano. Credo di aver lavorato tanto su questo, questo è il mio principio. I momenti di difficoltà si passano insieme. 

-La domanda di FcInter1908.it: Importante anche per un allenatore non sentire fischi? Sarebbe meglio che San Siro al suo nome non fischiasse?

I fischi non hanno un nome, lo stadio è aperto. I fischi possono essere per tutti, non si capisce a chi sono indirizzati. Io sono il rpimo tifoso e i tifosi di cosa vivono? Di risultati. Allora conviene incitare. Alla fine magari i tifosi poi si arrabbiano. Non hanno un nome preciso i fischi. 

-Fassone ha detto 'Mazzarri salvo'. Cosa ne pensa?

Chiedete a Crippa, non chiedetelo a me. Io alleno, punto. Salvo è un nome del sud (ride, ndr).

-Handanovic ha detto che Kovacic deve migliorare la cultura del lavoro. Cosa ne pensa?

Ha fatto progressi incredibili, anche su come gestire la grande pressione che ha. Noi lo aiutiamo da tutti i punti di vista, anche nel posizionarsi in campo, nella fase difensiva, nel tiro in porta. Handanovic, scrupoloso, lo aiuta a crescere, parlano la stessa lingua: questo è un grande gruppo. Sono d'accordo e lui lo sa. 

-Preparazione atletica, qualcosa di sbagliato? Meno carichi negli USA?

Io sono il tecnico, posso essere criticato per scelte tattiche. Io ho un buon preparatore atletico. Quest'anno era difficile ripartire dopo il Mondiale, perché dovrebbero esserci giorni necessari per tutta la rosa. Alcuni hanno fatto 15 giorni di preparazione vera, quelli che sono arrivati dopo no. Non dipende dallo staff, se un giocatore torna dopo un Mondiale, infortunato e a pochi giorni dal campionato, non puoi allenarlo bene. Sapete a Palacio come è andata. Non so se le altre squadre hanno avuto gli stessi problemi. Non guardo in casa d'altri. Ausilio ha ripetuto esattamente quello che ho detto io a Firenze, era con me a Firenze prima di andare in sala stampa. Io lì ho detto che era un problema anche di condizione atletica. 

-E' più importante dare solidità difensiva ora o trascinare il pubblico e andare all'assalto?

L'anno scorso realtà diverse. Le partite non possono essere confrontate, gruppo diverso, squadra diversa. Io dico sempre le stesse cose da quando alleno: noi siamo l'Inter, dobbiamo aggredire gli altri e recuperare palla il prima possibile, quando siamo in possesso dobbiamo esprimere il nostro gioco e far gol. Ciò non cmabia da una partita all'altra. deve esserci concentrazione. Non cmabio la visione in base alle partite vinte o perse. Se vogliamo tornare competitivi bisogna pensarla così, in tutte le partite. In questi 15 giorni proveremo ad esprimere questo. 

-Sosta importante per Palacio?

Sì, sono stati importanti questi giorni. Il calcio non è una scienza esatta, ma a livello di testa e condizione fisica l'ho visto brillante, come era prima nei momenti migliori. Mi aspetto una grande partita. 

-Non sentire fischi al primo errore, importante?

Per tutti i giocatori del mondo, soprattutto da parte del proprio pubblico, non fa bene sentire i fischi del proprio pubblico. I tifosi devono incitare, magari alla fine se non viene gradito si può anche manifestare il dissenso. Durante no, il ragazzo perde la convinzione invece di aumentarla. 

-Inter diversa domani?

Sappiamo tutti che c'è da lavorare. Domani bisogna vedere questa verifica. Tutti conoscono il mio calcio e quello che vorrei, a volte ci siamo riusciti a volte no. I ragazzi sanno quello voglio. Voglio vedere una squadra che aggredisce, non so se domani riusciremo a farlo. Non sempre il gioco è finalizzato ai risultati. 

-Quello di domani lo vedi come uno spareggio?

Voglio vedere i miei giocatori che facciano quello che ci siamo detti, voglio vedere voglia di riscatto. Ci sono trenta partite ancora, tanti punti in palio ancora, nulla è definito ancora. Vogliamo essere nel gruppo di quelli che lottano per la Champions, questo ci interessa, lo faremo fino all'ultima giornata. Si tende a fare troppi bilanci subito, ma può succedere di tutto. Questo campionato sarà più equilibrato di quello dello scorso anno. 

-Appello del presidente ai tifosi. Vuole chiedere qualcosa ai tifosi?

Io la penso allo stesso modo suo e dei miei giocatori.

-Quanto è stato bello ricevere la fiducia della società?

Parliamo tutti i giorni, sanno come lavoriamo. Sappiamo che in un progetto può succedere che ci siano momenti meno brillanti e felici come in questo periodo. Quello che dicono all'esterno fa piacere, ma non cambia il fatto che noi siamo concentrati per far crescere la squadra e tornare competitivi presto per tornare in Champions. Domani convocherò Bonazzoli, proprio per portare avanti il progetto, molto giovane, interessante, non so se sarà utilizzato subito, ma potrà dare grandi soddisfazioni in futuro. Ha talento ed è un giocatore importante. 

-Cosa pensi della prossima partita? Che valore dai alla partita?

Partita bella, affascinante, contro una squadra importante. Noi vogliamo diventarlo il prima possibile. Sono curioso di vedere come andrà a finire.

-Kovacic e Medel come stanno? QUante chance hanno?

Medel e kovacic li valuterò tra oggi e domani, sapete la storia, sono venuti entrambi acciaccati. Oggi faremo una partitella, faremo delle verifiche fino all'ultimo. Domani prenderò la decisione dopo un ulteriore allenamento di mattina. 

-Puoi sbilanciarti sulla squadra che vedremo domani?

Stiamo preparando la partita in maniera scrupolosa e con molta attenzione. Vedo i giocatori molto coinvolti e speriamo di mettere in pratica quello che non ci è riuscito bene e cioè pressare bene e fare le cose che chiediamo io e il mio staff da sempre. A volte ci riescono meglio, a volte meno. Speriamo di fare una partita intensa, importante, speriamo che anche gli episodi diano un po' più vicini alla nostra parte. 

-Come sono andati questi 15 giorni?

Bene, si è lavorato bene. Abbiamo parlato, abbiamo provato ad analizzare gli errori come sempre. Ho visto ragazzi vogliosi e con la convinzione di potersi riscattare dalla prossima partita.