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Mazzarri vs Sakic: “Icardi? Non facciano i moralisti. Vi spiego il labiale. Kovacic sa…”

Francesco Parrone

L’Inter torna alla vittoria con un rotondo 4-0 sulla Sampdoria. A Premium Calcio, il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri ha commentato così la prestazione dei suoi: “Oggi tanti goal? Sarebbe stato meglio farne uno in meno oggi che gli...

L'Inter torna alla vittoria con un rotondo 4-0 sulla Sampdoria. A Premium Calcio, il tecnico nerazzurro Walter Mazzarri ha commentato così la prestazione dei suoi: "Oggi tanti goal? Sarebbe stato meglio farne uno in meno oggi che gli altri tre divisi nelle ultime tre partite, avrebbero portato più punti. A parte la battuta, nel secondo tempo abbiamo giocato bene, nel primo tempo, rispetto ad altre volte in cui per assurdo abbiamo pareggiato, abbiamo giocato peggio. Da questo punto di vista il primo tempo non mi è piaciuto molto anche se poi c'era l'avversario che le ha tentate tutte, pressavano tutti in avanti, lasciavano spazi dietro che bisognava sfruttare meglio perchè in quei casi si poteva ripartire colpendo ancora di più invece di farne uno solo".

Altra grande partita di Icardi ma dopo il primo goal ha sbagliato ad esultare?"Io l'avevo preparato, gli ho detto di fare il calciatore e quello che doveva fare senza gesti. Purtroppo preso da tutto quello che sentiva probabilmente gli è venuta questa mezza reazione ma negli stadi di queste cose se ne vedono. Doveva evitarlo, lo sa, si è preso l'ammonizione e mi ha fatto arrabbiare perchè poteva rischiare l'espulsione. Gli ho parlato chiaro nell'intervello e appena ho potuto l'ho levato. Se Sakic è stato molto duro nei suoi confronti? Io dico che è meglio non fare i moralisti, è meglio pensare ognuno per se. Non conviene a nessuno secondo me...".

Nonostante questo Icardi sta dando la continuitá che lei gli ha chiesto all'inizio della stagione?"Io questo gliel'ho chiesto da quando ha avuto un minimo di forma per poter giocare. Si è allenato, è un ragazzo con personalità forte, oggi aveva uno stadio contro, ha 21 anni e lui ha giocato da attaccante di razza, questa sua esuberanza se saprá contenerla e noi saremo bravi ad aiutarlo a levare i gesti che non servono diventerá un grande bomber. Ha i movimenti di attaccante vero, ha tante cose importanti, deve pensare solo a giocare. Ci siamo giá riusciti abbastanza perchè oggi ha fatto solo quell'esultanza che la fanno tanti altri. Questo è l'unico neo di oggi per il resto ha fatto una grande partita, soprattutto in fase realizzativa, può fare meglio in fase di costruzione perchè ha avuto due o tre contropiedi che poteva giocare meglio, magari potevamo fare un altro goal al primo tempo quando c'erano gli spazi...".

L'attenzione che c'è su Kovacic mi sembra sia notevole, anche il club con il profilo ufficiale su Twitter rimarcava la prestazione del croato..."Quello che dite voi non lo so e non mi interessa. Io so quello che ho detto da quando sono arrivato, so dove è migliorato, so dove ancora deve migliorare. Lui è informato di tutto, è sulla buona strada. Se l'ho fatto giocare dall'inizio è perchè nell'ultima partita aveva fatto delle cose di cui necessita la squadra, senza giocate fine a se stesse. Oggi ha ripetuto una prestazione buona, ha cercato di essere utile e quindi sta facendo il percorso giusto per poter diventare campione qual è. Le sue potenzialitá lo portano ad essere un campione, fra un po' di tempo, però deve migliorare ancora in tante cose...".

Nel primo tempo aleggiava lo spettro di Livorno e Bologna, nell'intervallo poi qualcosa è successo perchè la squadra è cambiata..."È successo abbastanza (ride,ndr). Nel secondo tempo sono stati bravi, l'hanno chiusa, non si è più rischiato niente. Dispiace solo che una squadra con tanti giocatori anche esperti non riesca a gestire il primo tempo se qualcosa non va. Era una partita facile anche se la Samp veniva a pressarci, ci facevano indurre all'errore, però si poteva far meglio sia dal punto di vista del gioco che delle ripartenze. Loro lasciavano tanti spazi dietro e non siamo stati bravi a ripartire, potevavo fare più goal. Non riuscivamo a giocare ma potevamo ripartire, invece non abbiamo fatto nessuna delle due cose, poi ci siamo parlati e nel secondo tempo effettivamente tutto è cambiato...".

Perchè nei momenti difficili e complicati, soprattutto con squadre forti, l'Inter le partite non le sbaglia? "Per me quest'anno è particolare, devo valutare tante cose, tanti aspetti, tante situazioni. Il passaggio societario ha fatto sì che devo stare più attento a tante cose. Abbiamo parlato con i ragazzi, con questo cambiamento di prestazioni da un minuto all'altro sembra di aver paura di vincere, ci sono tanti aspetti psicologici che stiamo valutando. Questi sono raccolta dati per il futuro, alcune cose non posso dirle in tv, le dico alla societá, a volte bisogna avere più personalitá, sicurezza, attenzione ai particolari quando siamo in vantaggio, non sottovalutare l'avversario, abbiamo fatto tante leggerezze che purtroppo ci sono costate tanti punti. Rimane che, a parte oggi il primo tempo, la squadra anche quando ha fatto troppi pareggi ha giocato, ha creato più degli altri e solo per leggerezze, disattenzioni, abbiamo buttato al vento tanti punti...".

Le telecamere dopo il fallo da rigore di Ranocchia ti hanno pizzicato mentre dici 'non ce la fanno'. Non ce la fanno dal punto di vista mentale o fisico?"Ho detto 'Non ce la faccio'. Guardatelo bene. In settimana avevo caricato molto l'attenzione dei difensori sui particolari e loro probabilmente sentivano questa mia pressione. Andrea è un giocatore esperto, se era più tranquillo Gastaldello lo accompagnava, non entrava dentro l'area. E li ho detto 'quest'anno non ce la faccio'. Dopo una cosa ne succede un'altra, era un discorso con me stesso. Se gli metto pressione poi si fa un rigore evitabile, se non gli metto pressione ci addormentiamo su un'altra situazione. Comunque avete troppe telecamere, almeno in panchina i poveri allenatori lasciateli stare. Se devo fare come Cassano? Devo mettermi la mano davanti dalla mattina alla sera. Tra l'altro questa cosa l'ho inventata io ai tempi della Samp perchè parlavo proprio con lui. Devo riprendere questa abitudine. Se proprio per questo Cassano non mi dá retta? No no, io credo che lui ai tempi della Samp con me abbia fatto i suoi due migliori anni, ha conquistato anche la nazionale. Lui lo sa, a me ha dato sempre retta...".