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Una caduta di quelle che fanno un male cane, perché tremendamente reali. I tifosi dell'Inter stentano ancora quasi a credere all'uscita dall'Europa. Ma purtroppo la notte di San Siro si è materializzata con forza e crudeltà, lasciando dietro di sé una scia di critiche e triste stupore. Lo 0-0 contro lo Shakhtar Donetsk ha il sapore amaro della sconfitta e del fallimento. Una parola che però non trova d'accordo Sandro Mazzola, che FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva.
Possiamo definire quello dell'Inter un fallimento?
Fallimento no, perché arrivare lì è sempre una cosa importante. Ma un dispiacere enorme, quello sì.
La squadra sembra essere mancata soprattutto nella determinazione e nella voglia di portare a casa il risultato. Come ti spieghi una cosa simile in una partita tanto importante?
E' sempre difficile dirlo. Io ho giocato tante partite del genere, e posso dire che magari prima della partita, negli spogliatoi e in campo, la pensi in un certo modo. Poi, a un certo punto, magari inizi a pensare all'improvviso che sei più debole degli avversari. Questa è la cosa peggiore, perché poi magari arrivi un attimo dopo sulla palla, non riesci a fare un dribbling quando invece dovresti almeno provarci. E' così che si perde la partita.
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