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Melo: “Fatto di tutto per l’Inter, non andrò via. Sassuolo? Poteva finire 5-1. Qui…”

Daniele Mari

Altro stralcio dell’intervista rilasciata da Felipe Melo, ospite di Inter Nos, a Inter Channel: “Che effetto fa essere leader? Esserlo in una squadra come l’Inter fa piacere. È normale ci sia pressione, perché siamo in un...

Altro stralcio dell'intervista rilasciata da Felipe Melo, ospite di Inter Nos, a Inter Channel: "Che effetto fa essere leader? Esserlo in una squadra come l'Inter fa piacere. È normale ci sia pressione, perché siamo in un grande club. Finora come gruppo abbiamo fatto molto bene, occupiamo i primi posti in classifica e vogliamo continuare a crescere. Stiamo lavorando per quello, c'è voglia di vincere e questo è un aspetto importante".

Qualche domanda sulle critiche post Inter-Lazio e Inter-Sassuolo: "Nel primo caso abbiamo perso solo per il rigore, è stato un errore. Un giocatore della mia esperienza non può commettere quel fallo, ma può capitare di sbagliare, siamo umani. Domenica la partita sarebbe potuta finire 5-1 per noi. La vita però non è fatta di sole vittorie e al di là di questi due risultati stiamo facendo molto bene. Le critiche ci sono perché non vogliono vederci a due punti dalla vetta".

Sul futuro: "Chiudere la carriera all'Inter? Ho firmato un contratto di tre anni e ho fatto tutto il possibile per essere qui, rinunciando anche ai soldi. Per me è un sogno e non c'è niente di vero in quello che hanno scritto i giornali su un possibile addio. Un ritorno in Nazionale? Ci penso ancora e sono venuto all'Inter anche per quello. Lavoro per una chiamata dalla Seleçao e ringrazio Dio per aver avuto la chance di giocare nella più grande squadra d'Italia". 

Quindi una serie di curiosità: "Il compagno preferito? Vado d'accordo con tutti... poi c'è Nagatomo che mi fa impazzire, è troppo simpatico ed è un grande professionista. Il giovane più promettente? Adesso non sta giocando, anche per colpa dell'infortunio che ha avuto, ma Dodò ha una qualità incredibile e lavora tantissimo. Prima o poi arriverà il suo momento. Il miglior centrocampista con cui ho giocato? 'Rambo' Petkovic, che aveva una qualità impressionante. Poi ho affrontato il mio idolo, Veron, che stimo tantissimo. Così come Simeone, che adesso è diventato un allenatore veramente bravo".  

Chiusura dedicata alle prossime sfide: "A Bergamo non è mai facile, mi spiace non esserci perché ho segnato spesso contro l'Atalanta. Mi manca il campo ma ho approfittato di questo periodo per lavorare tantissimo. Abbiamo iniziato bene il campionato e vogliamo finirlo bene".