- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
copertina
E' lo sfogo di Antonio Conte dopo la sconfitta di Dortmund l'argomento di attualità in casa Inter. A quali errori si riferisce il tecnico nelle sue dichiarazioni? La Repubblica, nella sua edizione odierna, prova a fare chiarezza: "L’ad nerazzurro Marotta, che lo conosce, non ha chiesto a Conte di rinunciare alle sparate pubbliche. Il tentativo di limitarle fu fatto alla Juve nel 2012, ma lì il tecnico chiarì subito la linea: dico quello che mi va. I dirigenti nerazzuri hanno deciso di ascoltarlo, una volta di più. Il presidente Steven Zhang dalla Cina si tiene informato ma ha delegato la gestione a Marotta, nei cui confronti la fiducia è totale. Dalla società Conte vorrebbe una dichiarazione piena: non siamo da scudetto. Non perché non ci speri (ci spera eccome) ma perché ritiene che troppi errori siano stati fatti sul mercato. A partire da Diego Godin, scelto per la difesa a quattro di Spalletti e male adattato al suo gioco a tre. Passando per la cessione di Nainggolan, che Conte avrebbe voluto fosse bilanciata da acquisti di valore nello stesso ruolo.
Non ritiene Vecino e Gagliardini all’altezza, e Barella - in cui si rivede - è un guerriero ma manca di malizia ed esperienza. Quella che ha Vidal, sogno che resterà frustrato: è troppo vecchio e caro. Marotta a gennaio un centrocampista lo prenderà. Ma non un 32enne da 40 milioni. Si valutano Matic dello United e Kulusevski, atalantino in prestito a Parma. E si progetta in estate il colpo Castrovilli dalla Fiorentina, a cui piace Politano. Se Conte ha digerito la cessione di Icardi - decisa anche prima dell’arrivo di Marotta - è perché in cambio è arrivato Lukaku. A luglio, quando temeva che l’affare sfumasse, il tecnico aveva messo tutti in guardia: «Dalle scelte dipendono gli obiettivi». Il belga è arrivato per 65 milioni più bonus, perla della campagna acquisti più dispendiosa della storia nerazzurra, come ricorda Steven Zhang. Ma a fare infuriare l’allenatore sono stati i mancati arrivi di Dzeko dalla Roma e di Llorente, indicato come alternativa. Conte vorrebbe un vice Lukaku. E un esterno che possa sostituire Biraghi - anche lui sotto le aspettative, come Borja Valero quando Asamoah è fuori uso. «A gennaio vedremo se si presenterà qualche occasione», dice pubblicamente Marotta, che a Conte qualche rassicurazione in più l’ha data, senza impegnarsi sui tempi".
© RIPRODUZIONE RISERVATA