Nelle ultime stagioni, salvo quella appena trascorsa, in attacco l'Inter si è sempre affidata in toto ai gol di Mauro Icardi. Il centravanti argentino non ha mai avuto una valida alternativa con cui fare staffetta per rifiatare o eventualmente a cui affiancarsi: l'ultimo anno fa ovviamente eccezione visti tutti i problemi extra-campo e l'inserimento di Lautaro Martinez, che nei piani nerazzurri è l'attaccante del futuro. Ecco perché il club nerazzurro ha deciso di portare a Milano una chioccia per il Toro, un centravanti di esperienza in grado di permettergli di crescere: e la scelta della Beneamata è ricaduta su Edin Dzeko, ormai in uscita dalla Roma e pronto ad abbracciare la nuova Inter di Antonio Conte. L'acquisto del bosniaco ha però fatto storcere il naso a diversi tifosi: vuoi l'età avanzata - 33 anni compiuti a marzo -, vuoi una stagione non proprio brillante, il passaggio in nerazzurro del numero 9 non sembra convincere tutti. Ma i motivi per cui questo affare va portato a termine sono diversi.
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Mercato Inter, ecco i tre motivi per cui Dzeko è una buona idea
Il bosniaco è sempre più vicino al nerazzurro: ecco perché può essere considerato un buon affare
ALTERNATIVE - Uno dei problemi ricorrenti dell'Inter degli ultimi anni, come detto, è stato quello delle scarse alternative in avanti nel momento di bisogno. Basti pensare ad Inter-Eintracht, con Mauro Icardi fuori per i motivi che tutti conosciamo e con Lautaro Martinez squalificato: Luciano Spalletti si è dunque trovato costretto a schierare Keita come punta centrale, fuori ruolo e appena rientrato da un infortunio che lo ha tenuto ai box per due mesi. E' una situazione d'emergenza, ovviamente, che è un caso sia capitata: ma anche la stagione precedente l'unico sostituto per l'ex capitano era Eder: buon attaccante, ma non una prima punta e non un nome altisonante. Ecco perché Dzeko può essere molto utile: non gli si chiederà ovviamente di caricarsi la squadra sulle spalle per cinquanta partite, ma avere un nome di così grande rilievo in panchina è sicuramente un vantaggio: sia da titolare in campionato o in Europa, che da subentrante, il bosniaco sarebbe una carta chiave per consentire a Conte di applicare il suo 3-5-2, considerando che per questo modulo sono necessarie almeno quattro punte di ruolo in rosa.
PREZZO E FIDUCIA - Il secondo fattore favorevole è sicuramente il basso prezzo: portarsi a casa per circa 12 milioni di euro un attaccante della caratura di Dzeko è sicuramente un'ottima mossa. Non va dimenticato infatti che il giallorosso ha vinto due Premier League con la maglia del Manchester City, ha collezionato diverse presenze in Champions League e in ogni squadra in cui ha militato i suoi gol li ha sempre fatti, raggiungendo spesso la doppia cifra.
IL TERZO FATTORE - Ma ciò che è più importante è sicuramente la volontà del nuovo tecnico dell'Inter di averlo nel suo organico: Dzeko è infatti una richiesta esplicita di Antonio Conte, che già lo aveva cercato con insistenza nel gennaio 2018 ai tempi del Chelsea. L'ex ct è probabilmente rimasto folgorato dalla super prestazione del bosniaco in Chelsea-Roma di Champions League, quando Dzeko mise a segno una meravigliosa doppietta: sa bene infatti come il modo di giocare del centravanti si sposi benissimo con la sua idea di calcio, con l'attaccante che, oltre ad essere un finalizzatore, deve partecipare sempre alla costruzione della manovra. La volontà di Conte è quella di puntare forte su Martinez ed eventualmente Lukaku come attaccanti titolari, con Dzeko come alternativa di lusso: ecco perché a questo prezzo e in queste condizioni, è difficile reputare l'affare negativo a livello tecnico.
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