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Mercato Inter, lo sforzo di Thohir con Ausilio one man show. Gli obiettivi ora…

Il mercato dell’Inter dopo una fase di accelerazione culminata con gli acquisti di Dodò e M’Vila ha vissuto una settimana di stallo, dovuta principalmente al fatto che è necessario cedere qualche elemento poco utile in rosa per...

Lorenzo Roca

Il mercato dell'Inter dopo una fase di accelerazione culminata con gli acquisti di Dodò e M’Vila ha vissuto una settimana di stallo, dovuta principalmente al fatto che è necessario cedere qualche elemento poco utile in rosa per pianificare con maggiore serenità i futuri acquisti. I desiderata interisti passano necessariamente per una politica di equilibrio finanziario che ha caratterizzato in modo molto marcato gli ultimi due anni di shopping della gestione Moratti.

Ad ogni modo il ds Piero Ausilio si sta dando un gran da fare con le scarne risorse a disposizione. Molti i nomi che circolano, alcuni veri, altri artefatti e utili solo per riempire le pagine dei giornali più che per l’esistenza di reali trattative in corso.

Cerchiamo nel nostro piccolo di fare un piccolo riassunto di quello che il mercato potrebbe portare da qui al suo termine previsto per fine agosto.  stenta a decollare del tutto visto che la dirigenza capitanata da Thohir vorrebbe cedere prima di portare alla corte di Mazzarri i rinforzi giusti. Sono tanti i nomi accostati ai nerazzurri in questi ultimi giorni e altrettante le operazioni in uscita che potrebbero concretizzarsi a breve.

Va dato atto al nuovo presidente Erick Thohir di aver intrapreso la nuova avventura con entusiasmo e coraggio, tra lo scetticismo di molti e i riccioli di nostalgia offerti al vento da parecchi addetti ai lavori per una gestione (quella di Moratti) che dava loro sempre da scrivere, il più delle volte in modo canzonatorio sull’Inter. Thohir pare aver fatto una scelta, dolorosa e strappalacrime, ma necessaria per una cesura radicale con il passato, tentando di introdurre un modello nuovo all’Inter, che viene ora gestita come un’azienda vera e propria anziché in modo familistico-parentale.

Tornando al mercato, l’Inter per la difesa si affida al nuovo arrivato Nemanja Vidic, che porta esperienza e carisma in un settore che ha un muro in meno da qualche mese. Una bella sfida per Mazzarri dato che il serbo ha nel sangue la linea a 4, digerirà quella a 3? Considerando il fatto che Rolando difficilmente tornerà e che il destino di Campagnaro è abbastanza lontano da San Siro al momento, l’impressione è che serva anche un giovane centrale che sia già pronto per giocare ad alti livelli, in tal senso il nome di Eder Alvarez Balanta sarebbe illuminante. Resta da vedere cosa ne pensa il River che chiede 8-10 milioni per il giovane cafetero, l’impressione è che a 6-7 si possa chiudere.

Sulle fasce l’acquisto in “prospettiva futura” è già stato compiuto: Dodò, giovane di belle speranze che ha molto impressionato nel ritiro di Pinzolo per abnegazione e qualità. In attesa di conoscere il vero potenziale di D’Ambrosio, la sensazione è che Jonathan e Nagatomo siano buone soluzioni ma non quelle ideali per le importantissime fasce del 3-5-2 mazzarriano. Servirebbe forse un esterno di qualità che possa garantire il dinamismo e i movimenti che il tecnico toscano chiede, ma sembra che non ci saranno movimenti di mercato in questo settore da qui ad agosto.

Il centrocampo è il reparto più mutante in questa estate, salutati Cambiasso e Zanetti la mediana ha visto il rientro di giovani promettenti come Mbaye, Obi e Khrin e l’innesto di quel “metodista” chiesto da Mazzarri e fondamentale nei suoi schemi: Yann M’Vila. Le trattative in corso nel reparto vedono due nomi spiccare su tutti: Gary Medel e Valon Behrami. Se per quest’ultimo il lieto fine delle trattative è abbastanza improbabile, Medel invece è a un passo, benché il prezzo da pagare, allo status quo atuale, non sia proprio economico: 7 milioni di euro più 2 di bonus e un ingaggio di 1,8 milioni annui al giocatore. Piace la versatilità del cileno. Sul piede di partenza Fredy Guarìn e Ricky Alvarez, difficile trovare acquirenti per loro anche alla luce del Mondiale opaco disputato dal primo e dello scarso impiego per l’argentino, nonché per i salari dei due, non proprio da homeless. Cessioni più “facili” invece per quanto concerne Saphir Taider, vicino alla Premier (richiesto da Mazzarri l’anno scorso e silurato dopo 20 partite, strano mistero) e Zdravko Kuzmanovic, che invece a Mazzarri piace e a oggi è l’unica alternativa a M’Vila nel ruolo del centrocampista davanti alla difesa, che potrebbe rientrare in qualche trattativa di scambio con altre squadre per abbassare i prezzi richiesti.

In attacco è atteso il colpo dell’estate in un reparto che attualmente è abbastanza depauperato. I nomi sono i noti: Bacca del Siviglia, per il quale servono almeno 15 milioni di euro, pare essere la prima scelta, poi Javier Hernandez dello United, che ha costi simili al summenzionato colombiano ed è il preferito di Thohir, seguito da Pablo Daniel Osvaldo, che non entusiasma nessuno, ma è a oggi il più raggiungibile grazie alla formula preventivata (prestito con diritto di riscatto) e al prezzo, inferiore ai due citati in precedenza. Il sogno si chiama Stevan Jovetic, ma il prezzo e il recente infortunio di Negredo al City ne rendono molto difficile la partenza. Da non escludere il nome a sorpresa last minute che bypassa le rotative e i siti specializzati, come successe con Kovacic lo scorso anno. Sempre auspicando che Mauro Icardi non venga sacrificato sull’altare del bilancio.