Sarebbe troppo facile, a livello prettamente economico, cedere uno dei pezzi pregiati della rosa per sistemare i conti, togliersi di dosso questo fardello del Fair Play Finanziario e, in qualche modo, finanziare il prossimo mercato in entrata. Ma questa non è, e non è mai stata, la strategia attuata dall'Inter: il club nerazzurro, infatti, anche nei momenti in cui era necessario incassare, ha sempre dimostrato di saper vendere giocatori non di primissimo piano, riuscendo a trattenere le stelle più luminose della rosa. E' stato fatto lo scorso anno con Ivan Perisic, trattenuto a forza da Luciano Spalletti, resistendo alle sirene della Premier League, del Manchester United in particolare, riuscendo invece in un miracolo: rientrare dei 30 milioni previsti dal Settlement Agreement privandosi solamente di giovani e riserve. E anche quest'anno sarà questo il piano che Piero Ausilio cercherà di attuare: trattenere i vari Brozovic, Perisic, Skriniar e Icardi, punti cardine dell'Inter che parteciperà alla Champions League.
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Mercato, le 5 cessioni top dell’Inter post Triplete: strategia studiata e capacità di resistere
Il club nerazzurro, come già fatto in passato, cercherà di trattenere i suoi pezzi migliori
Come mostra la grafica di Sky Sport, il club nerazzurro sa incassare e vendere anche giocatori non indispensabili al progetto futuro, come fatto con Mario Balotelli nell'estate 2010, invece di andare a cedere ad esempio Diego Milito, portando nelle casse del club quasi 30 milioni di euro. L'anno dopo si è fatto lo stesso con Samuel Eto'o: il camerunense è partito alla volta dell'Anzhi Machackala per 27 milioni di euro. Nell'estate 2015 l'Inter, acquistando Geoffrey Kondogbia, ha dovuto cedere Xherdan Shaqiri e Mateo Kovacic, giocatori importanti ma non indispensabili, per un totale di 48 milioni di euro. La scorsa estate, invece, il club ha piazzato Geoffrey Kondogbia al Valencia in prestito con diritto di riscatto, puntualmente esercitato dal club spagnolo. E quest'estate l'Inter cercherà di fare lo stesso. La vittoria del campionato da parte della Primavera di Stefano Vecchi porge un grosso assist ai dirigenti nerazzurri: tanti giovani da cui ricavare plusvalenza per evitare di cedere i pezzi pregiati. Come sempre fatto, del resto.
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