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Questa volta non c'è stato niente da fare. Non c'era Maicon, non c'era Sneijder, non c'era Milito, non c'era San Siro e per Josè Mourinho è svanito il sogno della seconda finale di Champions consecutiva.
L'unica costante, rispetto allo scorso anno, è stata rappresentata dall'arbitro (in questa occasione il tedesco Stark): anche quest'anno, infatti, Mourinho ha dovuto combattere in 10 contro 11, ma stavolta si è dovuto arrendere al giocatore più forte del mondo, Leo Messi.
Il Barcellona vince al Bernabeu per 2-0 e ipoteca la finale di Wembley contro il Manchester United. Le reti, neanche a dirlo, sono state realizzate entrambe da Leo Messi, al 77' e all'87'. Ma decisiva è stata l'espulsione di Pepe al 61', per un'entrata dura ma forse non da rosso su Dani Alves. Insieme al portoghese è stato espulso anche lo Special One, reo di aver protestato eccessivamente. Al ritorno, quindi, il Real dovrà fare a meno di Pepe, oltre che di Sergio Ramos ammonito e già diffidato.
Per Mourinho un'eliminazione ormai certa e un futuro tutto da scrivere, per gli organizzatori della Champions due semifinali di ritorno assolutamente inutili. La finale sarà Barcellona-Manchester United, rivincita di quella disputata a Roma e vinta dagli uomini di Guardiola.
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