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Messi, per l’Inter serve l’intervento di Zhang Jindong. Dal fisco un assist importante per Suning

Il fuoriclasse argentino lascia il Barcellona, l'Inter rimane alla finestra sarebbe un'operazione politica e commerciale per la proprietà

Andrea Della Sala

Il futuro di Leo Messi è tutto da decidere. Il fuoriclasse argentino ha comunicato al Barcellona di voler cambiare aria, ora il padre Jorge sta trattando la sua cessione. E non è cosa da poco, vista l'entità del trasferimento. In casa Barça dicono di volerlo ancora convincere a rimanere, ma in realtà Bartomeu spera di recuperare la maggior cifra possibile dall'affare. "Jorge Messi sta trattando con il City e lascia aperte le finestre di Psg e Inter, con il trasferimento del figlio stabilmente al centro dei suoi pensieri. Sul tema delle clausole questa è la situazione: difficile pensare che la Fifa si metta di traverso nella questione tra club e giocatore, più probabile che il contenzioso finisca sul tavolo di un giudice di un tribunale del lavoro catalano. Si potrebbe anche arrivare a uno scenario con Messi che va via gratis ora e poi il club che lo accoglie sia costretto a pagare una penale a processo chiuso. A meno che non si trovi un accordo ora. Dopo la bomba tirata da Leo mercoledì ora si calcolano effetti e danni. I prossimi giorni porteranno nuove mosse", spiega La Gazzetta dello Sport.

L'Inter è in attesa, ma come emerso anche nel summit tra Conte e la dirigenza non può permettersi un affare di questo tipo. "Ma Leo è un discorso di Suning, non dell’Inter. O meglio: l’Inter sarebbe di fatto “solo” un mezzo, il veicolo per far sbarcare in Cina il top, un’icona mondiale, ben più che il “semplice” calciatore. È un’operazione che nel caso sarebbe riferibile a Zhang Jindong, patron di Suning, uomo di riferimento del Partito comunista cinese. Un affare che, nel caso, sarebbe autorizzato dall’alto, un’operazione politica ancor prima che commerciale e ancor più che calcistica. Gli indizi sono sparsi qua e là. C’è la casa di Jorge Messi, papà di Leo, presa in zona Porta Nuova. E che a via Joe Colombo, per la precisione, vuole piazzare una delle sue società: la famiglia Messi infatti sbarcherà nel mondo della moda e in questo senso Milano è la sponda perfetta. C’è poi il famoso Decreto Crescita a giocare eventualmente in qualche modo di sponda ai nerazzurri. Perché, tanto per intendersi, 50 milioni di euro netti di stipendio alle casse dell’Inter costerebbero “solo” 65,5 milioni, per via della tassazione ridotta. Questo significa essere competitivi sul mercato con chi di solito gioca un’altra partita", sottolinea il quotidiano.

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