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Diego Milito ha scelto di restare all'Inter non facendosi sedurre dalle sirene parigine. Il Principe di Bernal sente di aver fatto la scelta giusta ed è l'uomo immagine per la campagna abbonamenti, diventando ancora più simbolo dell'Inter dopo che Eto'o ha abbandonato la causa nerazzurra per i rubli del Daghestan. In una bella intervista rilasciata a La Stampa, il bomber argentino esprime il suo pensiero sul momento attuale della squadra nerazzurra.
Milito, Moratti raccomanda Pazzini ma lei con Gasperini è in una botte di ferro.«Non sono un raccomandato. Sento la sua fiducia, ma questo non significa che ho il posto assicurato. Devo sudare come gli altri».
Gasperini come lei arriva da Genova, una realtà dove le pressioni sono meno gravose. È sicuro che sia pronto per la centrifuga Inter?«Me lo auguro. È un uomo preparato e determinato».
Consigli per la sopravvivenza?«Qua si sta bene e lui non avrà problemi. Ha una società forte alle spalle».
Ma non potrà più contare su Eto'o.«Samuel è un grandissimo, ma voi l'avete mai vista una squadra vincere con un solo giocatore? Qua ci sono un'infinità di campioni. Se va via uno, ne arriva un altro».
Con tutto il rispetto per Forlan, non è proprio la stessa cosa…«Conosco Diego perché l'ho avuto come avversario, siamo cresciuti insieme ed è molto amico di mio fratello. Posso garantire che l'Inter ha preso un campione. Io e Cambiasso l'abbiamo sentito al telefono ed è entusiasta di venirci a dare una mano».
Forse era meglio puntare su un giocatore più giovane?«Per vincere serve anche l'esperienza. Abbiamo ancora tanto da dare, le motivazioni a certi livelli fanno la differenza».
Forlan a parte, Gasperini ha chiesto un paio di rinforzi. E se non arrivasse nessuno?«Quando finirà il mercato tireremo le somme. Non esistono pozioni magiche. La nostra rosa è già forte così, certo possiamo migliorare ma la perfezione è irraggiungibile».
Il calvario dell'anno scorso cosa le ha insegnato?«Ad avere pazienza. Adesso ascolto di più il mio corpo».
Ha paura di farsi male?«Vuole sapere se gioco con il freno a mano tirato? Assolutamente no, altrimenti smetterei di giocare a calcio. Ho una cicatrice su una gamba che devo gestire. Sto facendo un'ottima preparazione, se mi alleno bene non corro nessun rischio».
I gol di Ibrahimovic o quelli di Milito? Un consiglio per chi deve puntare sul prossimo capocannoniere.«Scommetta sull'Inter. Non gioco per me stesso ma per la mia squadra. Spero di far bene ma se segnano i miei compagni va bene lo stesso».
Per la verità, in questo momento, l'interrogativo non è chi segna ma quando segnerete. Era d'accordo con lo sciopero?«Sinceramente non sono molto informato sull'argomento. Alla riunione dei capitani è andato Ranocchia».
Lei voleva giocare o preferisce stare in vacanza?«A me piace giocare a pallone».
I politici sostengono che siete una categoria di viziati.«E tirano in ballo sempre i nostri soldi. Ma noi parliamo mai di quanto guadagnano loro? Infangano la nostra immagine di fronte all'opinione pubblica in un momento molto delicato per il Paese. Sembra che rubiamo…».
Chi vince il campionato?«Non vedo una solo favorita. Milan, Inter, Napoli e Roma sono tutte sullo stesso piano».
Per Allegri in Europa l'avversaria da battere è il Barcellona.«Due anni fa dicevano la stessa cosa e abbiamo vinto noi. Aspetterei a dare giudizi definitivi. Come si fa a non dare fiducia anche al Real Madrid, al Manchester United o al Bayern?».
Al Trofeo Tim qualcuno ha rivisto il Milito del triplete.«Calma, calma, adesso penso solo a star bene fisicamente…».
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