Ospite di Sky Sport, l'ex attaccante dell'Inter Diego Milito ha commentato in collegamento il diciannovesimo scudetto del club nerazzurro. Ecco le dichiarazioni del 'Principe' argentino sul trionfo della squadra di Antonio Conte in campionato.
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Milito: “Impresa aver fermato la Juve. Mou? Speravo all’Inter. Lukaku e Lautaro…”
Diego Milito, ex attaccante dell'Inter, ha parlato in collegamento ai microfoni di Sky Sport dello scudetto dei nerazzurri di Conte
"Sono molto contento per la società e i tifosi. Ci voleva dopo 11 anni che l'Inter tornasse a vincere lo scudetto. Siamo felicissimi. L'Inter è stata troppo tempo senza nemmeno lottare. Un club come l'Inter ha l'obbligo di provarci fino alla fine. Questo scudetto è molto importante, sentito e meritato perché mette fine alle vittorie della Juventus. Credo si sia tolta il peso di tornare a vincere dopo tanti anni. È un club enorme. Quest'anno è l'anno buono e ci è riuscito. Mi auguro che inizi un ciclo vincente per il bene della società. Conte e Mou? Non mi piacciono i paragoni. Ognuno ha il suo stile e la mentalità. Da fuori vedo un bel feeling tra squadra e allenatore, che è importantissimo per vincere. Conte è un grandissimo allenatore non solo per quello che ha vinto ora ma anche in passato. I tifosi e la società meritano un ciclo vincente.
Milito parla degli attaccante nerazzurri: "Lukaku? Siamo diversi a me non mi è piaciuto parlare di singoli. Mi piace parlare del collettivo. Lukaku è un giocatore importantissimo, ha fatto 21 gol, ma dietro c'è una squadra. Questo è uno sport collettivo. Io ce l'avevo ai miei tempi e la squadra c'è anche ora a supporto di Lukaku, Lautaro e Sanchez. Lautaro? Sono felicissimo per lui. Tutti abbiamo visto quanto è cresciuto in questi 2 anni. È un calciatore completo. Ho creduto sempre in lui. Lo conosco da quando era bambino, al Racing ha esordito entrando al mio posto. Ho una grande stima, è un gran giocatore e gran persona. Mi rende felice il suo momento e che continua a crescere. È giovane e può crescere ancora tanto".
Sulla finale di Madrid: "È difficile descrivere quello che provo ogni volta che vedo quei gol. Mi rimarranno nella testa e nel cuore. Ho ancora i brividi. Per la società è stato un sogno vincere quella Champions e per quello gli diamo tanto valore. Avevamo una squadra straordinaria. Eravamo molto convinci di vincere. Rispettavamo il Bayern Monaco, che era pieno di grandi giocatori e aveva vinto campionato e coppa in Germania. Dopo il Chelsea ci siamo resi conto che potevamo arrivare fino alla fine. Poi col Barcellona abbiamo eliminato una delle squadra delle più forti della storia del calcio.
Sull'Inter e Zanetti: "Vincere all'Inter è più difficile? Vincere è difficile da ogni parte. L'Inter è una società enorme che ti obbliga a lottare fino alla fine. Quando sono arrivato avevo capito che il sogno era la Champions e per fortuna ce l'abbiamo fatta. Per fare quello che abbiamo fatto servivano gli ingranaggi giusti. Zanetti? Gli ho mandato un messaggio già dopo la partita col Crotone era molto felice. Poi ci siamo sentiti dopo la partita con l'Atalanta. So come l'Inter e ci tiene. Lo ha dimostrato nella sua carriera. L'amore che ha per l'Inter lo dimostra. In questi giorni è molto felice per questo scudetto, che ci voleva dopo molti anni".
Sul ritorno di Mourinho in Italia: "Credo sia molto positivo per il calcio italiano. Mi sarebbe piaciuto rivederlo all'Inter. Vogliamo molto bene e speriamo che faccia bene ovunque. Logicamente meno contro l'Inter e contro il Genoa nel mio caso. Gli faccio un grande in bocca al lupo. Sicuramente avere un allenatore così ti fa fare un salto di qualità e farà molto bene alla Roma. È speciale perché lui è una persona molto tranquilla, è sempre vicino al calciatore. Sa gestire ogni momento, capisce il momento dei giocatori. Credo che questo sia molto importante. È senza dubbio uno dei migliori al mondo. Sinceramente non mi aspettavo che tornasse in Italia così. La notizia è stata una bomba. Lui conosce il campionato italiano e gli piace molto l'Italia. Mi sarebbe piaciuto che tornasse all'Inter. Io parlo da tifoso interista. Lacrime dopo Genoa e all'addio di Mou? Mi emozionano certe cose. Futuro? Vediamo... Ho lasciato il Racing a dicembre. Mi sto godendo la famiglia in questo anno particolare. Mi piacerebbe andare ad abbracciare tanti amici a Milano che ora sono felicissimi. Lavorare con Mourinho? Ho una grande stima per lui, ma lui ha un grande staff. Non ne abbiamo mai parlato. Italia? Non escludo nulla. Ho un grandissimo legame. Vediamo in futuro cosa accadrà".
Sugli attaccanti che piacciono a Milito: "Ci sono grandissimi attaccanti a livello mondiali come Lewandowski, Lukaku e Lautaro, ma anche Zlatan, che continua a fare cose straordinarie. Così come Palacio". Su Martinez Cuarta: "È un grandissimo difensore, lo ha dimostrato al River. Sta facendo molto bene a Firenze. Romero sta facendo un grandissimo campionato con l'Atalanta. Ci sono difensori argentini molto bravi in giro".
Infine un messaggio: "Un grazie ai ragazzi che hanno conquistato questo scudetto molto meritato. Ai tifosi voglio dire che mi hanno dato sempre un grande affetto. Sarò sempre in debito con loro. Anche dopo tanti anni continuano a mandarmi messaggi. Ha un grandissimo valore. Il mio cuore sarà sempre lì a Milano. Sono molto felice per loro perché sono felici di aver conquistato questo scudetto".
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