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E' il giorno del Principe. A Sky Sport, nel corso del #MilitoDay, l'ex attaccante dell'Inter è stato l'ospite d'eccezione, in collegamento dall'Argentina. Tra ricordi e futuro, Diego Milito ha risposto alle domande dei giornalisti in studio e dei tifosi a casa. Con il cuore, con classe, come da suo stile. Ecco le dichiarazioni dell'ex nerazzurro:
QUARANTENA - "Periodo difficile per tutti. Siamo isolati da 12 giorni, sperando che tutto passi il prima possibile, stando nel frattempo con la famiglia".
FINALE DI MADRID, IL DISCORSO DI MOU - "Ci ha trasmesso molta tranquillità. Era il nostro leader, sapeva dell'importanza di trasmettere tranquillità in quei momenti di tensione. Sapeva cosa significasse quel momento per tutto il mondo nerazzurro. Ricordo prima di andare allo stadio ci disse di goderci quella giornata perché non sapevamo se saremmo riusciti a viverla di nuovo. Ci disse che se avessimo giocato come squadra, sicuramente ci saremmo potuti giocare quella finale".
LA MATTINA PRIMA DELLA FINALE - "Avevo buone sensazioni. Cercavo di essere tranquillo per scendere in campo con la voglia di fare bene. Era ovviamente una partita speciale, sapevamo che era un'opportuna unica per tutti noi. Eravamo consapevoli di poter vincere. Siamo arrivati con tanta fiducia dopo le vittorie in campionato e Coppa Italia. Mi sono svegliato con voglia e tranquillità. Per fortuna abbiamo fatto una grande partita. Sono fortunato ad aver fatto due gol in finale, ma è stata la vittoria di un gruppo straordinario. Sono arrivato all'Inter al momento giusto, con un gruppo che aveva vinto già 4 scudetti di fila".
SAN SIRO - "Campo mitico che vedevo da bambino. Da un giorno all'altro giocare lì è stato il coronamento di un sogno".
MORATTI - "Gli vogliamo tutti bene. Confesso che dopo la finale ero contento proprio per lui, meritava quella gioia per tutto il sacrificio che aveva fatto per l'Inter. Mi ha riempito il cuore. E' stato una persona importante per noi".
ATTACCANTE IDEALE - "Sono sempre stato innamorato di Ronaldo, il brasiliano. Aveva forza, velocità, gol. Aveva tutto. E' stato uno dei migliori in assoluto".
MOURINHO - "Uno dei migliori allenatori che io abbia mai avuto. Prima di tutto perché mi ha voluto fortemente all'Inter, e poi perché mi ha sempre dato grande fiducia. E' molto di più di un grande comunicatore, era molto capace di capire i momenti dei giocatori e della squadra. Ho imparato tanto da lui, in quell'anno è stato fondamentale".
ATTACCANTI - "Mi piacciono tanti attaccanti in Serie A, da Lautaro a Lukaku e Immobile. Ma non mi piace fare paragoni".
ABBRACCIO ALL'ITALIA - "Sono un italiano in più, lo sapete. Spero che riusciremo quanto prima a rialzarci tutti insieme".
(Fonte: Sky Sport)
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