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Inter, Mkhitaryan come il vino: allenatore in campo, l’età non conta. E punta al rinnovo

Fabio Alampi Redattore 

Il centrocampista armeno sta dimostrando partita dopo partita di essere un elemento imprescindibile per i nerazzurri

Qualità, personalità, spirito di sacrificio. E poi tanto, tanto altro ancora: Henrikh Mkhitaryan sta continuando a dimostrare sul campo perchè Simone Inzaghi non rinuncia mai a lui. Contro il Milan l'armeno ha sfoggiato un saggio del suo peso specifico in questa Inter: due gol, un assist e una prestazione mostruosa, dove ha sempre fatto la cosa giusta dal primo all'ultimo minuto. Un concetto ribadito da Tuttosport: "Piedi educati e raffinati là in mezzo al campo. Giocatore di qualità e quantità. Pupillo del suo mister. La doppietta realizzata da Henrikh Mkhitaryan al Milan ha certificato – per l'ennesima volta – il valore dell'armeno nello schema tattico dell'Inter".

Allenatore in campo

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"L'importanza del centrocampista ex Manchester United e Roma non proviene solo dalle sue abilità balistiche sul verde. Mkhitaryan - per Simone Inzaghi - è un allenatore in campo, la voce tecnica nella mediana nerazzurra. Quel calciatore ascoltato da tutti i compagni di squadra, quello a cui il collettivo fa affidamento anche nei momenti più complicati di una partita. La rappresentazione perfetta insomma del giocatore/allenatore (e forse anche dell'allenatore/giocatore) che espleta al meglio i compiti richiesti e consiglia i propri colleghi su come sbrigare quelli propri. Inzaghi non lo cambia mai (anche) per questo. [...] Uno da cui tutti, visto curriculum vitae a l'attuale attitudine in campo, danno retta più che volentieri. Se a 34 anni i risultati dei test fisici sono tra i più brillanti della squadra e le prestazioni risultano essere decisive contro avversari di altissimo profilo - Mkhitaryan aveva segnato al Milan anche in Champions League lo scorso maggio - è normale, scontato e semplicemente giusto che Henrikh sia oggi un elemento fondamentale dell'undici vice campione d'Europa".

Il punto sul rinnovo

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"Un professore carismatico non solo a livello calcistico, ma, letteralmente, anche a parole. Tanto che Inzaghi, se possibile, non ci rinuncia mai. Con Mkhitaryan che dopo essere comunque già entrato nella storia dei derby, rappresenta il presente interista e punta ad un futuro ancora a tinte nerazzurre. «Mkhitaryan è come il vino, migliora con l'età, brindo alla sua prestazione», le parole in esclusiva di Rafaela Pimenta sul suo assistito riferite alla performance dell'armeno dopo il 5-1 di sabato. Il contratto del calciatore scadrà il prossimo giugno. Il centrocampista vuole chiaramente restare a Milano, dove si trova benissimo, per cui la priorità è firmare quanto prima il prolungamento dell'intesa col club di Viale della Liberazione (un biennale o eventualmente un 1+1). Inzaghi, come già specificato, lo reputa essenziale nel suo scacchiere e nello spogliatoio. Per Mkhitaryan, come era stato per Acerbi, la carta d'identità non deve contare, poiché per lui parlano i fatti. Mentre l'armeno parla per Inzaghi durante le partite. In un futuro non troppo lontano si cercherà di entrare nel vivo di una contrattazione che tutte le parti in causa vogliono chiudere positivamente".



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