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"Finire la carriera all'Inter? Mi rimangono due anni di contratto, vediamo se riesco a finire questi due anni (ride, ndr). Dico sempre che finché posso devo giocare perché poi non voglio avere rimpianti quando smetto. Meglio giocare più possibile adesso. I compagni? Secondo me mi vogliono bene. È una cosa che mi ha colpito, non capivo come fosse possibile. Parlo cinque lingue: armeno, russo, inglese, francese, italiano. Il tedesco l'ho dimenticato perché era molto difficile, lo parlavo molto bene solo al mio terzo anno a Dortmund".
"Fuori dal campo mi piace giocare a scacchi: mi dà la possibilità di pensare, di capire come muovermi e dove andare, cercando di prevedere le mosse future dell'avversario. Lautaro? In un'intervista ho detto che anche senza la fascia è un trascinatore, sta segnando un sacco di gol, è fondamentale per questa Inter e lo sta dimostrando. Non è una questione di fascia, conta come ti comporti in campo. Penso a Barella che non ha la fascia ma fa delle cose che ti lasciano con la bocca aperta. Quanti capitani nello spogliatoio? Tutti e 25. Questo è importante. Quando giochi sei con undici giocatori, magari quel giorno uno o due non sono al meglio. Però sapendo di avere questi compagni sono tranquilli perché sanno che daranno una mano".
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