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"In Serie A il centrocampista ex Roma non segnava da 195 giorni, da una sfida qui a San Siro contro il Lecce dello scorso 5 marzo. Non contento, quando il Milan stava iniziando a meditare la rimonta, è stato sempre lui a spegnerlo. Con la sua rete del 3-1 sono iniziati a scorrere i titoli di coda sul match. Non è mai banale concedersi un bis in una sfida tanto vibrante e, sempre per tenere ben teso il filo che lo lega al suo capitano, l’ultimo interista a fare doppietta in un derby era stato sempre Lautaro".
"In fondo, ben oltre al gol, è nella somma delle giocate che Micki è stato il migliore: il primo pallone vero lo ha sbagliato poco prima del 90°, quasi volesse farsi perdonare, subito dopo ha offerto come un dolcino l’assist per l’ultima rete di Frattesi, proprio il candidato a toglierli il posto. Forse per l’azzurro sarà meglio tentare di scalare la parete dall’altra parte: con un armeno così, pare Barella il compagno più “sostituibile”.
Più in generale, tutto il centrocampo nerazzurro è un concerto di piedi buoni uniti a polmoni e gambe possenti: con la Champions in arrivo, la rotazione è obbligata, ma sarà difficile davvero privarsi del saggio che 34 anni li ha solo all’anagrafe. Dalla muraglia di Simone sta diventando complicato togliere un mattone su tutti. Anzi, vista la scadenza a fine stagione, la dirigenza ha intenzione di convocare appena possibile i suoi per discutere del prolungamento, strameritato", scrive il quotidiano.
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