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"Ieri, però, l’a.d. Beppe Marotta e il d.s. Piero Ausilio sono andati al sodo, ben oltre i buoni sentimenti e i ricordi del passato. Loro hanno riallacciato i rapporti con l’Atletico e cercato di chiarire una volta per tutte quale sia il prezzo dell’attaccante. Poi hanno pure contattato l’entourage del giocatore che sarà risentito oggi per entrare nel cuore dell’affare. Un primo movimento utile a capire quanto lo spagnolo sia pronto a spalancare le porte all’Inter: Alvaro preferirebbe, infatti, il nerazzurro per una questione di ambizioni e di... Champions".
"Venti milioni è comunque l’asticella, la cifra che per l’Atletico serve per lasciare andare Morata. A meno che davvero la clausola possa essere abbassata, contestualmente all’eventuale rinnovo dello spagnolo per allungare col club di Madrid fino al 2024, spalmando lo stipendio da 9 a 6 milioni. Su questo “sconto” l’Atletico, però, taglia corto e per tutti rema contro l’assenza di Decreto Crescita: in questo caso il lordo al fisco si paga per intero. Prima di rimanere gelata sul più bello, l’Inter aveva comunque appaltato 40 milioni totali per acquistare a titolo definitivo il figliol prodigo Lukaku e per lo stipendio del belga al lordo avrebbe speso circa 10,5 milioni: non siamo lontani dalla cifra che servirebbe per pagare il salario di Alvaro. Insomma, almeno in partenza i nerazzurri sembrano avere qualche munizione in più. Nella riunione con l’agente di Alvaro oggi, i nerazzurri pensano di offrire circa 15 milioni: non quello che vuole l’Atletico, ma così potrebbe iniziare ad aprirsi una breccia", aggiunge Gazzetta.
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