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Il presidente Massimo Moratti si prepara al Mondiale per Club. Il numero uno nerazzurro aspetta da tanto questo momento e giudica fondamentale questo trofeo per l'intera stagione nerazzurra. Un trofeo che coronerebbe un 2010 da LEGGENDA: "Ringrazio i ragazzi che si sono guadagnati la possibilità di disputare questo torneo. Se siamo arrivati qui, il merito è di tutti, anche di Mourinho. Per noi, che abbiamo portato questo trofeo per primi in Italia, è un'occasione importante per riscrivere la storia e raggiungere quota 3 nell'albo d'oro. Il calcio non è uno sport per singoli e la nostra società non è fatta da singoli, vorremmo condividere la felicità con tutti i nostri tifosi. Poi io ho dei bei ricordi particolari da ragazzo, anche se la formula era diversa e il calcio è cambiato, ma le emozioni restano sempre le stesse. Mi dispiace per le persone che non ci sono più come Facchetti e Prisco, che hanno dato tanto per l'Inter ed avrebbero meritato di vivere questi momenti, anche se ci guarderanno dall'alto".
Ma cosa serve per diventare campioni del Mondo? "Sarà una battaglia e per vincere servirà carattere e la squadra ha già dimostrato di averlo. Finora la mia maggior soddisfazione è stata la finale di Champions vinta a Madrid, vogliamo mostrare al mondo di essere una società affascinante e con tanta passione. E' un punto d'arrivo, ma allo stesso tempo serve da base per crescere ancora. Si tratta di una manifestazione importantissima, ma comunque vada non cambierà i nostri progetti anche in fase di mercato. A gennaio vedremo quello che si può fare, anche se rimango convinto che l'Inter sia già una grande squadra e ho molta fiducia in Benitez. Ibra? Se è andato via perché voleva vincere la Champions, ha sbagliato anno. Credo che fosse andato via per questo ma ha sbagliato anno, e la grande soddisfazione dei suoi ex compagni è averla vinta così».
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