L'ex presidente nerazzurro Massimo Moratti, intervistato da IlSecoloXIX ha commentato il ritorno in Italia dell'attaccante Samuel Eto'o:
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Moratti: “Che tesoro Eto’o, affettuoso con me e la nostra Inter. Che classe, ricordo…”
L’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti, intervistato da IlSecoloXIX ha commentato il ritorno in Italia dell’attaccante Samuel Eto’o: Allora Moratti, possiamo chiamarla anche noi “papà” come ha fatto Samuel Eto’o?...
Allora Moratti, possiamo chiamarla anche noi “papà” come ha fatto Samuel Eto’o?«Meglio di no (ride). Che tesoro che è stato, le parole di Samuel mi hanno realmente lusingato».
Vi siete mai più sentiti negli ultimi tempi? «L’ho sentito un po’ di tempo fa prima che accettasse questa nuova sfida con la Sampdoria e lo risentirò certamente nei prossimi giorni per ringraziarlo del ricordo affettuoso che ha voluto dedicare a me e alla nostra Inter. È stato molto affettuoso e ovviamente ricambio con altrettanto slancio e simpatia».
In realtà non l’ha definita solo un “papà”, ha detto che la considera una sorta di Gesù Cristo del mondo del calcio e che sul dizionario non esiste un termine per definire una persona tanto buona... «Madonna mia, proprio così ha detto?! Questo non l’avevo sentito… (ancora una risata). Scherzi a parte lo ringrazio delle sue esagerazioni e oltre a volergli bene gli sono riconoscente di tutto quello che ha fatto con i suoi compagni nelle nostre stagioni strepitose».
Che atleta e persona è Samuel Eto’o?«Questo non c’è bisogno che lo dica io: si è sempre comportato da grande professionista e umanamente è una persona ricca, che lascia ottimi ricordi. Non vale solo per l’Inter, dovunque è andato è stato molto rimpianto».
Ci svela un particolare che l’ha colpita del non calciatore?«Direi sicuramente la sua generosità, il suo istinto profondamente altruista. Per esempio ricordo come si diede un grandaffare con il nostro Mario Balotelli cercando di metterlo sotto la sua ala con generosità sia umana che pratica. Lo faceva per il club ma soprattutto per dare una mano ad un fratellino minore che vedeva di talento ma bisognoso di aiuto per affermarsi. Purtroppo neppure il suo aiuto bastò, ma questo è un altro discorso».
Oggi il camerunese ha 33 anni e va per i 34, per lei è ancora un bomber in grado di incidere nel campionato italiano o come dice Mourinho è un “vecchietto”? «La classe non invecchia, rimane sempre. Samuel farà certamente cose eccezionali che rimarranno nella memoria dei suoi tifosi. Chiunque del mondo del calcio può dire che l’atleta è di altissimo livello. Quindi per me assolutamente sì, inciderà eccome nell’attuale Serie A».
Si può dire che con Eto’o a Genova anche un pezzetto di Massimo Moratti tiferà per la Samp?«I ragazzi che sono stati con me li seguo tutti con affetto dovunque siano andati e naturalmente tifo perché continuino a vincere. Quindi sì, si può dire che avrò ancora più simpatia per la Sampdoria per il fatto che Samuel sia li da voi. Premetto che la simpatia l’avevo anche prima però, è una società che mi è sempre stata simpatica».
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