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Il Corriere della Sera presenta un'anticipazione dell'intervista all'ex presidente dell'Inter Massimo Morattiin vista del derby contro il Milan. L'ex patron nerazzurro non dimentica la sua prima stracittadina:
«Eravamo sfavoriti. E di parecchio. Entrando allo stadio incontrai Berlusconi e Galliani. Dissi, scherzando ma non troppo, di andarci piano. Ridevano sereni. Bianchi impostò il suo discorso sulla differenza tra le due squadre. Voi, disse ai nostri, siete quelli seri, perbene, umili. Tra voi e loro c’è di mezzo l’oceano, c’è di mezzo la volta celeste. Insomma il derby di Milano non possono mica vincerlo quelli lì».
SU BERTI - «Mai nessuno come lui. Berti era in trance, ogni funzione vitale sintonizzata sul derby»
SU NORDAHL - «Nordahl mi faceva paura. Era tipo Barbablù. Arrivavo in tribuna, vedevo quella figura enorme in mezzo al campo e mi prendevano i brividi. Ero terrorizzato».
SUL DERBY PIU' BELLO - «Il 1960. Uno a zero. Perché Herrera si inventò questa mossa vincente che a qualcuno parve l’ennesima follia di HH: l’ala tornante Bicicli in marcatura su Sani, alla fine talmente asfissiato da alzare di peso Bicicli e lanciarlo in aria»
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