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MORATTI: “DOMANI GIORNO IMPORTANTE. IL PROTAGONISTA? ZANETTI. AVEVO SOGNATO LA VITTORIA DI SIENA…”

Quello di domani sarà «il giorno emotivamente più importante» per Massimo Moratti, che attende da 45 anni di vincere la finale di Champions League. Il presidente nerazzurro fa proprio un paragone con le due finali vinte dalla società...

Daniele Mari

Quello di domani sarà «il giorno emotivamente più importante» per Massimo Moratti, che attende da 45 anni di vincere la finale di Champions League. Il presidente nerazzurro fa proprio un paragone con le due finali vinte dalla società nerazzurra nel 1964 e nel 1965: «c'è lo stesso pensiero - spiega - e cioè la felicità di partecipare a una bellissima cosa e sentire anche intorno tanta felicità».

Prima dell'allenamento, Moratti ha stretto la mano e dato una pacca sulla spalla a Josè Mourinho. «Non era certo un addio - ha detto - lui risponde sempre con la stessa professionalità e sono sicuro che domani farà bene». Il futuro del tecnico portoghese è però l'unico argomento che toglie un pò il sorriso a Moratti e a chi gli chiede se Mourinho abbia già firmato per il Real Madrid, il presidente nerazzurro risponde secco: «non credo proprio che lo abbia già fatto». Per il resto Moratti è ovviamente molto felice di essere a Madrid, e ripete che «la sensazione è soprattutto di felicità, non di esaltazione esagerata, ma di vera felicità di partecipare alla finale in questo posto meraviglioso». Alla finale di Madrid, spiega, «sono arrivate obiettivamente le due squadre più forti, che hanno eliminato squadre importanti, l'Inter in particolar modo». Non gli piace definirsi ottimista, ma soltanto «fiducioso in questo gruppo» e se dovesse scegliere un nome, punterebbe su Javier Zanetti. «Si meriterebbe di essere il protagonista della finale - spiega - per la sua crescita costante e la sua professionalità. Io tengo assolutamente Zanetti sempre in palmo di mano». Ora mancano poco più di 24 ore all'inizio della gara e Moratti spera di fare un sogno in cui alza la coppa. «Avevo sognato di vincere a Siena - conclude - ed è andata bene, per il momento non ho ancora sognato nulla...».