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Moratti duro: “Meglio essere multietnici che comprare le partite”

Massimo Moratti, intervistato dal Tg1, non si culla sugli allori della vittoria contro la Roma ma si proietta già sulla sfida all’Atletico Madrid, una sfida che potrebbe valere il quinto titolo: “Per ora sono quattro e mi vanno bene...

Daniele Mari

Massimo Moratti, intervistato dal Tg1, non si culla sugli allori della vittoria contro la Roma ma si proietta già sulla sfida all'Atletico Madrid, una sfida che potrebbe valere il quinto titolo: "Per ora sono quattro e mi vanno bene quattro. Era importante per noi iniziare con una vittoria il nuovo corso, con il nuovo allenatore, psicologicamente era importantissimo, per tutta la squadra anche perché voleva dire non aver finito qualche cosa ma continuare un ciclo positivo. Per il momento è questo. E poi con molto senso di responsabilità bisognerà affrontare questa partita a Montecarlo".

Un'Inter così vincente potrebbe risultare antipatica, ma Moratti non si scompone: questo è il calcio: "No, non credo . E poi anche se fosse è normale, è tutto giustificato dal fatto che se io sono l'altra squadra che ha tentato di vincere e non ce l'ho fatta, certo non mi è simpatico chi ha vinto. Questo è abbastanza naturale".

Ma il presidente nerazzurro diventa serio quando si parla del calcio italiano. Qualcuno ha accusato l'Inter di essere in parte responsabile della crisi del nostro pallone per via dei tanti stranieri in squadra, dimenticando il lustro che l'Inter ha dato all'Italia in tutta Europa: "Non può essere - la replica di Moratti -. Questo non c'entra assolutamente. Sarei più fiero di questa possibiltà che l'Inter ha dato al paese di essere prima in classifica in tutto. Bisogna trovare un difetto a chi vince, meglio essere multietnici che comprare le partite".