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Massimo Moratti incomincia a mettere pressione a Erik Thohir. Mercoledì sera, il presidente nerazzurro, è intervenuto a Bruxelles per la Bocconi Alumni Association, e ha fatto un pò il punto della situazione aprendo di fatto ad altre cordate oltre quella degli indonesiani: "La questione non è vendere la squadra, ma ricostruire la società. Gli indonesiani? Non sono gli unici. Ci sono dei ritorni di fiamma. Vedremo chi si farà avanti e se possiamo fare un passo importante come cedere quote dell’Inter».
Ad oggi, secondo la Gazzetta dello Sport, non ci sono riscontri sull'inserimento di qualche nuova cordata, e la sensazione è che Thohir sia sempre l'unico aspirante, ma non vanno, comuque sottovalutate le ipotesi alternative, prima tra tutti quella della . China Railway Construction Corporation e Qsl Sports Limited, società di Hong Kong specializzata nella gestione dei diritti sportivi, che di fatto avevano acquisito il 15% del club nerazzurro, con opzione a salire al 33% in 24 mesi. Il tutto per una valutazione della società che si aggirava intorno a 450-460 milioni, al netto del debito. Poi il tutto è tramontato ma ufficialmente niente è ancora saltato definitivamente.
Ma attenzione, la vera novità è che per la prima volta, Moratti, ha parlato di un'alternativa al nuovo stadio: "C’è un bel progetto su San Siro, può diventare uno stadio bellissimo e portare un ritorno economico. Non c’è un bisogno immediato del nuovo impianto". La sensazione è che, oltre a prendere tempo per individuare la zona giusta, per costruirlo, questa sarebbe una dichiarazione per spronare Thohir, perchè fino a ieri, il numero uno nerazzurro metteva la costruzione del nuovo stadio, la priorità essenziale, ad una possibile conclusione di accordo. Ora le carte potrebbero cambiare.
Occhio qundi ai colpi di scena, anche se il magnate indonesiano sembra avanti in tutto e per tutto, come dimostrano le battute, che tramite twitter ha lanciato: "Ora devo imparare l'italiano", e una foto provocatoria con Mourinho.
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