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Moratti e il ricordo di Dario Fo: “Interismo connesso al suo essere ribelle. Perdiamo…”

Dario Di Noi

L'ex presidente nerazzurro ha ricordato Dario Fo, tifoso dell'Inter ma anche grande amico della sua famiglia: "Il suo spirito interista connesso al suo essere ribelle in tutte le cose che faceva"

Massimo Moratti è stato protagonista di un'intervista raccolta nel pomeriggio da Sky Sport 24. L'ex presidente nerazzurro si è concesso alla nota emittente satellitare per ricordare Dario Fo, scomparso a 90 anni questa mattina. Oltre che un grande tifoso interista, il premio Nobel nel 1997 era un grande amico della famiglia Moratti: "C'è molta nostalgia, a parte il grande dispiacere perchè sia mancato. C'è nostalgia della sua simpatia e della sua semplicità, la semplicità di un genio. Aveva una disponibilità che apprezzavi e di cui potevi solo essere onorato. Quando fece la sua famosa dichiarazione per il centenario dell'Inter, fu mia figlia ad intervistarlo. Lei ricorda ancora adesso quanto fosse carino, disponibile e interista, cosa che non ti aspetti da un personaggio così intellettualmente importante. C'era, nelle sue parole, la nostalgia di un tempo e della Milano di un tempo. Forse non seguiva più l'Inter come da giovane, ma c'era quest'amicizia con noi che era una bella cosa. Allo stesso tempo c'era uno spirito interista che aveva una connessione con il suo essere un po' ribelle in tutto quello che faceva. Ricordo una cena a casa nostra, in cui parlammo di 1000 argomenti. Chi fa una cena con lui e sua moglie, due personaggi speciali, si aspetta di andare chissà su quali argomenti importanti. Lo erano, in effetti, ma lui li trattava tutti con una semplicità ed una simpatia tale da rimanerti impressa, per come sapeva trasmettere una grande cultura con la sua naturale comicità: una comicità colta. Due anni fa disse che il calcio stava diventando business, mentre l'essere interista era legato a valori che forse si stavano perdendo? Bisogna vedere che valori avranno le nuove generazioni, che magari considereranno come valori cose che noi adesso consideriamo diversamente. Sembra molto diverso - almeno guardandolo da fuori - questo calcio. Avendone vissuti due con mio papà e con me stesso, i valori fondamentali restano gli stessi. Sono uomini che rischiano sulla loro carriera e ci mettono tutto lo sforzo possibile per riuscire, per far bene e per far contenta la gente: queste sono le cose principali del calcio, che rimarrano sempre nel cuore della gente. Cosa abbiamo perso con la perdita di Dario Fo? Quando perde un genio, l'umanità perde una cosa importante. Sinceramente un punto di riferimento importantissimo. La fortuna è che lui ha sempre prodotto e sempre fatto, quindi abbiamo un'eredità grandissima del suo pensiero"

(Sky Sport 24)