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Una lunga intervista, per raccontare il suo amore per l'Inter attraverso i decenni, attraverso le epoche. Massimo Moratti, ex presidente nerazzurro, si è raccontato a 360° ai microfoni di gianlucadimarzio.com, scoprendo pienamente i suoi sentimenti tinti di nerazzurro, tra sogni realizzati e incompiuti, tra vittorie e delusioni. Ecco le sue parole:
ALLENATORI DESIDERATI - Se devo dire un nome, penso ad Ancelotti: mi ha sempre incuriosito per i suoi modi di gestire le squadre. Ha dimostrato e sta dimostrando molto: ha personalità, è concreto e mai fanatico".
FIGO - "Era venuto a trovarmi al mare, stavamo parlando al bar, su uno di quei tavolini di ferro che si mettono sempre fuori. Gli dico: ‘Vuoi venire?’. Lui: ‘Sì’. Allora prendo uno di quei fogli che si mettono sotto i pasticcini, scrivo la cifra, firmo e faccio firmare a lui, che si piega il biglietto e lo mette in tasca. ‘Vai da Ghelfi, il mio uomo di fiducia, digli che quella è la cifra e che devi firmare’. Detto, fatto".
SNEIJDER - "Ero al mare con mio figlio che mi voleva presentare un suo amico gestore di un bar sulla spiaggia, a suo dire tifosissimo dell’Inter. Era vero. Mi disse: ‘Presidente, le manca un solo giocatore per rendere questa squadra imbattibile. È Snejider. L’ho seguito per tutto l’anno, darebbe quella velocità che ci potrebbe far vincere la Champions’. Sembrava il più grande esperto di calcio, non potevo non ascoltarlo. Ho chiamato Branca e gli ho detto: ‘Stiamogli dietro".
MESSI IN RISPOSTA A CR7 CON MORATTI? - "Credo che l’Inter avrebbe dato un segnale. Penso che tutti avremmo avuto l’idea che qualcosa da fare ci fosse, anche perché Ronaldo l’aveva preso proprio la Juve. Non so chi ci fosse in giro, ma almeno un tentativo per Messi l’avremmo fatto: sarebbe stata la rovina economica totale dell’Inter ma non si sa mai…".
L'INTERVISTA COMPLETA SU gianlucadimarzio.com
(Fonte: gianlucadimarzio.com)
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