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Moratti: “Ecco perché ho tolto Maicon dal mercato. E su Balotelli al City e Mou…”

Ecco altri stralci dell’intervista di Massimo Moratti al Corriere dello Sport. Il numero uno nerazzurro ha spiegato la decisione di togliere Maicon dal mercato, facendo nuovamente riferimento all’attaccamento dimostrato dal brasiliano...

Daniele Mari

Ecco altri stralci dell'intervista di Massimo Moratti al Corriere dello Sport. Il numero uno nerazzurro ha spiegato la decisione di togliere Maicon dal mercato, facendo nuovamente riferimento all'attaccamento dimostrato dal brasiliano alla società nerazzurra. C'è spazio anche per una piccola punzecchiatura a Josè Mourinho, che ieri aveva detto che l'eventuale vittoria di Benitez nel Mondiale per Club sarebbe stata comunque una sua vittoria

Presidente, perché ha deciso di togliere Maicon dal mercato?«Perché è un giocatore forte, che ha un grande attaccamento nei confronti della società. Mi sarebbe dispiaciuto molto venderlo e poi il Real forse non ha capito quanto è forte. Maicon - spiega ancora Moratti - è un calciatore formidabile, il miglior terzino del mondo ed era normale che Benitez non fosse contento in caso di una cessione del brasiliano. E' un ragazzo dotato di grande cuore e di classe, uno che trascina la squadra. Non meritava di stare in ballo con questa situazione troppo a lungo anche perché noi non avevamo tutto questo bisogno di venderlo. Rimarrà e siamo molto contenti".Ha letto le frasi di Mourinho su Benitez pubblicate sul “Sunday Times”?« Sì, ma di Mourinho non si parla. Niente polemiche. Una cosa però voglio dirla: quello che vincerà Benitez, lo avrà vinto solo Benitez».Soddisfatto della prima convocazione in Nazionale di Balotelli?«Quando me l’hanno comunicato sono stato felicissimo perché Mario meritava questa chiamata. Anzi, l’avrebbe meritata prima dei Mondiali in Sudafrica. È una bella notizia per lui e per la Nazionale perché insieme a Cassano può fare cose importanti. Quei due hanno grande talento».Per Cassano si è tornati a parlare di un interessamento dell’Inter.«Cassano per la classe che ha è un giocatore che tutti vorrebbero. Noi in quel ruolo, pur avendo caratteristiche diverse, abbiamo già Sneijder e Coutinho».La convocazione di Balotelli è un vanto anche per l’Inter che negli ultimi anni alla Nazionale aveva dato pochi giocatori?«Balotelli fa parte della storia dell’Inter, è un nostro simbolo perché non si era mai visto un giocatore italiano contestato in quel modo in certi stadi. In più è un talento che abbiamo cresciuto e siamo felici per lui».Cosa succederà adesso con il Manchester City? La sua cessione verrà chiusa in settimana?(Sorride) «Non me lo domandi... Me lo chiedo anch’io».La prima impressione che si è fatto di Benitez dopo un mese di lavoro, dunque, è positiva?«Sì, è molto buona. È un allenatore che usa tanto i giovani e che punta su di loro (Mourinho lo ha fatto solo a tratti, ndi). Questo è senza dubbio positivo».