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MORATTI: “IL TEMPISMO DI MOU NON E’ STATO SPLENDIDO. MILITO? MOU AVEVA UNA CLAUSOLA, LUI NO. FINE DEL DISCORSO”

Il giorno dopo Massimo Moratti non ha ancora metabolizzato tutta la gioia per una Champions League che la sua Inter inseguiva da 45 anni, e neppure ha digerito bene l’annuncio dell’addio di Josè Mourinho. «Ho pensato che questo...

Alessandro De Felice

Il giorno dopo Massimo Moratti non ha ancora metabolizzato tutta la gioia per una Champions League che la sua Inter inseguiva da 45 anni, e neppure ha digerito bene l'annuncio dell'addio di Josè Mourinho. «Ho pensato che questo rischio non potesse capitare, perchè conosco la serietà dell'uomo. Il tempismo non è stato splendido perchè - ha spiegato a Sky Moratti - anche i giocatori leggono i giornali, come li leggo io. Un dialogo diretto non c'è mai stato, nemmeno un tentativo di farmi capire direttamente questa cosa. È sempre stato fatto attraverso la comunicazione. Stava a me capire - ha aggiunto - di non entrare con il pugno duro, perchè ci tenevo troppo che finisse bene l'annata». Il presidente nerazzurro sa che «ci possono essere delle strade per cercare di trattenere Mourinho» ma anche che il portoghese è «più attratto dalla sfida» con il Real: «mi sembra che gli interessi di di tutto. Più, forse, dei soldi».

Come Mourinho, anche Milito è in partenza? «C'è una differenza tra Milito e il nostro allenatore - ha replicato il presidente -: Mourinho ha un clausola per cui, pagandola, può andarsene; Milito no. Qui finisce il discorso». Moratti dovrà quindi trovare un nuovo allenatore, uno che «sappia tenere bene un gruppo, che abbia una sua forte personalità e non sia il burattino di Mourinho». Deve essere, ha aggiunto, «una persona nella quale poter riporre la mia fiducia. Prende in mano un gruppo forte, non si può rischiare eccessivamente». Escluso un ritorno di Roberto Mancini («si è trovato bene in Inghilterra, gli farei un dispetto a riportarlo in queste difficoltà») Moratti lascia aperto più di uno spiraglio a Sinisa Mihajlovic: «Ha carattere, sa imparare velocemente, è stimato e molto amico dei giocatori - ha spiegato -. Lo stimo, abbiamo mantenuto un rapporto molto buono. Per simpatia e stima, mi farebbe piacere fare questa scelta. Però, sinceramente, non ho ancora deciso».

Intanto Moratti si gode la gioia per la tripletta, convinto che la più grande scommessa vinta quest'anno sia stato lo scambio Ibrahimovic-Etòo. «Etòo ha dato una dimostrazione di professionalità spaventosa e con tutta la sua qualitè e il suo status si è sacrificato per far segnare gli altri e ha giocato quasi da terzino - ha sottolineato Moratti -. È ad un livello di serietà e professionalità oltre il normale. Lo dico con un pò di dispiacere, perchè stimo moltissimo Ibrahimovic, ma quello è stato uno scambio fortunato».