Nel corso di un'intervista concessa a Libero, Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, ha parlato della sua rivalità con Silvio Berlusconi, ex numero uno del Milan, svelando poi alcuni aneddoti:
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Moratti: “All’Inter con l’esempio di mio padre. Ronaldo il più forte in Italia nel dopoguerra”
"La rivalità fra di noi è stata una delle spinte che mi ha portato a cercare di far bene. Quando sono arrivato alla presidenza dell’Inter, il Milan era al massimo della sua espressione e ho dovuto cercare di fare in modo che anche la mia squadra fosse allo stesso livello, se non superiore".
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Presidente Moratti, quanto ha incisolo straordinario lavoro in ambito calcistico di suo padre, nei successi dell’Inter che lei ha guidato dal ’95 fino al 2013?
—"Ho sempre avuto in mente il suo modo di lavorare, il suo modo di essere vincente e che a fatica sono riuscito a riportare. Per me mio padre è stato importantissimo, ha rappresentato un esempio che mi ha consentito di vedere ciò che stavo per affrontare non come un’esperienza nuova ma come una continuazione di un percorso che avevamo vissuto da ragazzi".
Parliamo ora della sua Inter e di cosa ha rappresentato per lei avere un antagonista vincente come Silvio Berlusconi.
—"Con Silvio Berlusconi c’è stato un rapporto di innegabile rivalità calcistica ma di grande simpatia. Appena presi l’Inter ricordo che cercò dimettermi in guardia dicendomi che il Milan gli costava un sacco di soldi. Io
inizialmente non ci credevo che fosse una cosa così onerosa e invece in realtà aveva ragione lui" (ride..).
Presidente, mi risponda sinceramente, non che fino ad ora non lo abbia fatto, era più forte il suo Ronaldo o Marco Van Basten di Berlusconi?
—"Io credo che Ronaldo sia stato il giocatore più forte che si è presentato in Italia nel dopoguerra".
(Fonte: Libero)
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