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MORATTI: “LE LACRIME DI MOU? SEGNO DI UMANITA’ E DI AFFETTO VERSO GIOCATORI E TIFOSI. SE NE VA? ASPETTIAMO MATCH COL BAYERN”

Il giorno dopo la conquista dello scudetto numero 18, per il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, è stato un risveglio piacevole: «Ho letto i giornali appena mi sono svegliato – ha detto – a volte è bello leggere qualcosa...

Daniele Mari

Il giorno dopo la conquista dello scudetto numero 18, per il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, è stato un risveglio piacevole: «Ho letto i giornali appena mi sono svegliato - ha detto - a volte è bello leggere qualcosa di positivo. Le lacrime di Mourinho a fine partita? Nella vita bisogna interpretare tutto, ma quello è stato anche un segno di grande umanità e affetto verso i giocatori e verso il pubblico».

Sul futuro del tecnico portoghese, Moratti continua a non volersi sbilanciare: «Per soddisfare questa curiosità - ha detto il numero uno nerazzurro - bisognerà aspettare la fine della partita contro il Bayern». È proprio la finale di Champions in cima ai pensieri dell'ambiente interista: «Ora bisogna voltare pagina - ha detto Moratti - abbiamo pochi giorni per preparare l'incontro». Il fatto che Mourinho possa andarsene per problemi relativi a fattori esterni alla società, a Moratti non dà fastidio: «Non c'è nessun fastidio, c'è l'adattabilità di ognuno a certe situazioni. Lui è libero di farlo, essendo straniero, ma non è detto che lo faccia. È divertente, come situazione, il fatto che in Italia e specialmente nell'Inter bisogna lottare sempre, non avere mai il massimo della soddisfazione, perchè qualcuno cerca sempre di non dartela. Questo nella vita ti insegna molto e ti fa anche piacere». Subito dopo la conquista del titolo, Moratti ha detto di aver ricevuto «tanti messaggi di affetto, anche da persone lontane» ma i complimenti più graditi «sono stati quelli che non ci sono stati. Comunque, trovo bello vedere che gli altri siano contenti».