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Prima dell'avvento di Roberto Mancini sulla panchina dell'Inter, con Massimo Moratti che ha evidentemente giocato un ruolo fondamentale, molto si è dibattuto sull'eventualità che il petroliere si allontanasse in modo definitivo dalla società.
Moratti aveva smentito recentemente, anche dopo le dimissioni da presidente onorario, con una frase piuttosto secca: "Il 30% delle quote dell'Inter è mio e me lo tengo".
A ben vedere, poi, Moratti non sembra essere così lontano dall'Inter, almeno dal punto di vista finanziario e comunque non ancora. Anche dopo l'avvento di Thohir, infatti, l'ex numero uno di Corso Vittorio Emanuele ha continuato a staccare assegni. Nel corso del 2013/2014 sono stati ben 31 i milioni investiti da Moratti nella società.
"Nel mese di Luglio 2013, Moratti, tramite Internazionale Holding S.r.l, aveva effettuato versamenti a copertura perdite per Euro 11.000.000, che sono state utilizzati per ripianare le perdite 2012/2013. In data 22 ottobre 2013 ha versato Euro 5.000.000, inizialmente a titolo di finanziamento soci e successivamente, a seguito di rinunzia avvenuta con lettera del 14 novembre 213, come versamenti in c/capitale, trasferiti poi nel conto riserva copertura perdite. Nel mese di giugno 2014 tramite Internazionale Holding s.r.l ha versanto in conto copertura perdite in formazione Euro 14.951.000", spiega nel dettaglio Tifosobilanciato.it.
Un investimento tutt'altro che modesto (30,9 milioni di euro complessivi), considerando che Moratti ha dovuto cedere gran parte, se non tutto il potere decisionale a Erick Thohir.
Dal 1994/1995, stagione di insediamento di Moratti all'Inter, il petroliere ha versato nella società la cifra mostruosa di 1.273.180 miliardi di euro. Un'enormità.
Ora resta da chiedersi cosa vorrà fare Moratti con l'imminente, e più che probabile, ricapitalizzazione di cui necessiterà l'Inter: accetterà di veder diminuire la percentuale in suo possesso o questa cifra pazzesca andrà ulteriormente ritoccata verso l'alto?
Il ritorno di Mancini all'Inter sembra aver ridato entusiasmo a Moratti e sembra avergli restituito un ruolo meno marginale all'interno della società, pur nel rispetto dei ruoli e con un Thohir sempre e comunque in possesso dell'ultima parola.
Ma, anche nel caso in cui Moratti volesse sfilarsi sempre più dal mondo nerazzurro, nessuno ma proprio nessuno potrebbe accusarlo di non aver avuto a cuore le sorti dell'Inter. Mai come in questo caso, i numeri parlano da soli.
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