copertina

Moratti: “Noi interisti non ci accontentiamo ma anno da 7. Eto’o? Per noi come Messi”

Alessandro De Felice

È una “Prima Serata” tutta esclusiva quella che Inter Channel proporrà questa sera ai suoi abbonati a partire dalle ore 21, sul canale 232. Ospite dell’ultima puntata del format, che ha visto raccontarsi ai microfoni del canale...

È una "Prima Serata" tutta esclusiva quella che Inter Channel proporrà questa sera ai suoi abbonati a partire dalle ore 21, sul canale 232. Ospite dell'ultima puntata del format, che ha visto raccontarsi ai microfoni del canale tematico i campioni nerazzurri, ma anche il vice allenatore Giuseppe Baresi e il direttore sportivo Piero Ausilio, sarà il presidente Massimo Moratti, che risponderà alle domande dei tifosi fedelmente riportate dal Direttore Edoardo Caldara.

Paolo da Trento, ad esempio, chiede al presidente di indicare un nome, tra quelli dei protagonisti della stagione nerazzurra, che ha fatto la differenza. "È una domanda difficile - ammette Moratti -, ma credo che gli altri possano non offendersi se dico Samuel Eto'o. Ha avuto un rendimento talmente alto che sarebbe come togliere Messi dal Barcellona, che forse senza di lui non avrebbe raggiunto i traguardi che ha raggiunto".

Poi, il presidente continua tracciando un bilancio della stagione nerazzurra, alti e bassi di un'annata che è però senza dubbi positiva. "Noi interisti, e mi metto anche io tra i tifosi - spiega Moratti - non siamo mai contenti perchè c'è di mezzo la rivalità con gli altri e perchè vorremmo essere felici sempre. Ma la stagione è andata bene, nonostante tutto quello che è accaduto all'inizio, una partenza in fin dei conti non fortunata e che è durata parecchi mesi. Ad esempio, prendiamo novembre, l'ho rivisto l'altro giorno in uno nei vostri servizi, mi sembra sia stato un periodo spaventoso, ci ha ammazzato. Fortunatamente, c'è stato il campionato del Mondo che ci ha ridato forza e, soprattutto, l'arrivo di Leonardo che ha alleggerito l'ambiente da un punto di vista mentale da tutti quelli che potevano essere i complessi che ci stavamo creando. Questo è servito per fare molto meglio nel semestre successivo, anche se sfortunatamente abbiamo avuto 7 o 8 giorni negativi, per i quali bisogna studiare il perchè e come si è arrivati a quel punto. Forse perchè eravamo tutti fin troppo convinti che fosse abbastanza normale - non facile, ma normale - essendo abituati a vincere il campionato, essere lì e avere agguantato l'avversario. Invece la sconfitta subìta dal Milan ci ha rimesso in una condizione antipatica, ma è stato ancora bravo Leonardo, pur avendo avuto l'intervallo della coppa dei campioni, a riprendersi e bravissimi i giocatori a fare altrettanto perchè, molte volte, una squadra piena di allori magari non trova più le motivazioni per fare un buon finale di campionato. Noi, invece, l'abbiamo chiuso con molto orgoglio, molto bene, con un partita vincente seguita da tutti, anche all'estero, perchè lì nessuno molla il calcio, sono come noi. Quindi, trovo che questo sia stata un'ottima cosa. L'anno, di per sé, è un anno da 7, quindi un ottimo anno".