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L'Inter deve cominciare a funzionare. Il presidente nerazzurro Massimo Moratti invia un messaggio chiaro all'allenatore Rafa Benitez e ai giocatori dopo il k.o. nel derby di ieri.
Presidente, un suo commento sulla sconfitta di ieri sera?
"Ho detto anche ieri sera che la partita bella non è stata, ma non solo perché non abbiamo vinto, ma proprio perché non è stato un bel derby. Nessuna delle due squadre ha potuto esprimersi al massimo. Noi abbiamo avuto anche l'opportunità essendo in superiorità numerica ma non ho visto niente di particolare. Non è comunque terribile come situazione, anche se ovviamente non è neanche esaltante, perché il derby è il derby e si affronta per conto mio con una mentalità diversa".
La sensazione è che la squadra non stia migliorando, anzi.
"Sì, anch'io ho avuto questa impressione, però ci sono dei momenti in cui magari non si riesce a uscire da quelli che sono dei problemi relativi agli infortuni o anche ad altre cose. Se si cominciasse a uscire da quel problema lì, che è anche psicologico, forse la squadra potrebbe iniziare a esprimersi meglio. Insomma, si devono mettere sotto tutti, dall'allenatore a tutti, per fare in modo di cominciare a girare, perché la squadra c'è, non è che bisogna aspettare gennaio. La squadra c'è, non è una squadra di 10 anni fa ma di tre mesi fa, e quindi è la stessa squadra che si è espressa sempre molto bene, con ampi margini. Mi hanno sempre detto che era esagerata la rosa dell'Inter, adesso invece non lo è più, ma detto questo, sono comunque a disposizione per capire quello che si può fare, ma ancora prima devo capire se vale la pena".
L'allenatore è in grado di dare la scossa a questo gruppo?
"Sì che è in grado, certamente. L'allenatore è stato preso apposta perché è una delle persone con maggiore esperienza, calma e capacità per poter fare le cose bene. Certo, per lui non era la situazione più facile prendere una squadra che ha avuto tanto e che ha dato tanto, e farla ricominciare da capo, però, insomma, deve riuscire a farlo".
Si parla già dei primi nomi per sotituire Rafael Benitez, come Luciano Spalletti e Leonardo.
"Non scherziamo".
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